Baianese e Nolano unito contro la nuova discarica
Vittoria: ipotesi indecente
Sperone. Venti di rivolta nel Baianese. La stessa di otto anni fa. Ieri sera, nell’aula consiliare, è stata sancita la nascita del coordinamento dei paesi del Baianese e dell’Agro nolano contro la discarica che si vorrebbe costruire nel Nolano. L’idea parte dal circolo del Partito democratico, col dirigente Franco Vittoria, che ha raccolto la solidarietà del sindaco Salvatore Alaia (otto anni fa al suo fianco nella battaglia contro la costruzione dello Stir di Tufino). Presente il sindaco di Visciano, comune in provincia di Napoli a due passi dal Baianese, Domenico Montanaro: è il sindaco che ha rotto il tavolo delle trattative dei paesi nolani con Cesaro per l’individuazione di un sito per le discariche; al tavolo dei relatori, coordinati da Gianni Festa, anche il dirigente nazionale di SeL, Raffaele Aurisicchio. Assente per altri impegni il presidente di Legambiente Campania Michele Bonomo. In platea molti cittadini e rappresentanti di associazioni ambientaliste dell’area nolana (Assocampaniafelix e Anta). Nessuna traccia, ancora una volta, dei sindaci del Baianese. Due ore è durato il dibattito, con un comune denominatore: la netta contrarietà del Baianese e del Nolano alla possibilità che venga costruita una discarica, anche piccola, sul territorio che già ospita due invasi dismessi non ancora bonificati e lo Stir, e che raggiunge percentuali elevate di differenziata. No all’immondizia di Napoli, no al ”tal quale” (cioè i rifiuti non differenziati), in nome di una semplice constatazione: «Abbiamo già dato». Nelle scorse settimane la provincia di Napoli, che sta intessendo un fitto dialogo con i sindaci nolani per riuscire a creare un ambito allargato in cui costruire questo invaso destinato all’immondizia dei soli centri ospiti (tranne in caso di emergenza), ha compiuto saggi anche a cento metri dal comune di Sperone, in una cava che si trova alle spalle dello Stir di Tufino. Notizie che indignano Franco Vittoria: «È assurdo - afferma - che si scelga di nuovo questa area, mentre manca ancora una attività di controllo epidemiologico sul territorio. Basta con questa politica invasiva. Se si farà la discarica ci sarà rivolta, e stavolta pretendiamo la vicinanza della Provincia di Avellino». Vittoria propone che tutte le comunità del mandamento deliberino in Consiglio il loro ”no” allo sversatoio e la richiesta di un registro provinciale dei tumori. Proposta accolta da Salvatore Alaia, che ha ribadito, come otto anni fa: «Non accettiamo scelte calate dall’alto, siamo pronti a reagire. L’opinione pubblica non deve restare indifferente. Da oggi dobbiamo farci sentire con altri dibattiti». Solidarietà ai comuni del Nolano e del Baianese è stata espressa da Raffaele Aurisicchio; il dirigente di Sinistra ecologia e libertà ha portato a Sperone le idee ed i progetti alternativi del suo partito («Da anni diciamo basta alla politica dei buchi e sì ad altro genere di impianto per la gestione dei rifiuti»), ed ha spostato il discorso sulla politica: «Il centrosinistra deve fare assunzione di responsabilità sulla tragedia dei rifiuti. E per farlo deve ripartire dalla difesa capillare di territori come questi, che vanno preservati da scelte azzardate come quella che vorrebbe imporre Cesaro». In conclusione l’invito del sindaco Montanaro a «vigilare» su quanto sta avvenendo: «Ci vogliono confondere le idee con discariche individuate ogni volta in posti diversi. Noi, terre di mezzo, metà napoletane metà irpine, non ci faremo imbrogliare. Le discariche si decidono coi cittadini».