Rifiuti all'estero e nuovi impianti, arriva Gabrielli

Dopo il richiamo agli enti locali, domani vertice in Regione con il capo della protezione civile
14 febbraio 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

La scheda Per fare il punto sulla situazione rifiuti arriverà domani in Regione il capo della protezione civile Franco Gabrielli: nel corso dell’incontro di venerdì a Roma è stato stabilito che toccherà a lui e al ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo monitorare gli amministratori perché rispettino la road map concordata con Palazzo Chigi. Fino all’apertura delle nuove discariche prevista tra almeno sei mesi resteranno fondamentali i trasferimenti fuori dalla Campania. Un fronte difficile. «In Puglia abbiamo portato solo in quinto dei rifiuti previsti: ci vengono continuamente segnalati motivi tecnici che impediscono gli sversamenti»: il governatore Stefano Caldoro è amareggiato. La solidarietà sembra essere rimasta solo sulla carta. «Anche con le altre Regioni i trasferimenti non decollano. Eppure su questo punto avevamo firmato un protocollo al ministero», spiega Caldoro. Ma l’assessore pugliese Lorenzo Nicastro, ribatte: «Noi ci siamo assunti la responsabilità di accogliere i rifiuti provenienti dagli stir della Campania. Perché le cose fossero trasparenti abbiamo addirittura realizzato una pagina sul nostro sito internet. Nell’accordo che abbiamo firmato, come si può vedere, ci sono delle indicazioni precise». Le cinquantamila tonnellate che devono arrivare in Puglia dagli stir di Giugliano e Battipaglia vengono monitorati dall’Arpac e sottoposti a dei controlli prima di partire (fino al 31 gennaio ci pensavano i militari). Ci si accerta, tra l’altro, che non sia presente del materiale radioattivo. Poi i rifiuti vengono caricati su camion che devono essere sigillati e riaperti solo una volta che siano arrivati alle discariche di destinazione. Qui, prima di essere sversati devono essere nuovamente controllati. Se tutta questa proceduta non avviene in maniera regolare i rifiuti tornano indietro. «Noi vogliamo essere solidali con la Campania, ma anche con i nostri cittadini», sottolinea Nicastro. Giovedì scorso la frazione umida era stata rimandata indietro, contribuendo a rendere difficile la situazione di Napoli. Quella che comincia dovrebbe in ogni caso essere una settimana cruciale anche per altri motivi: oggi il governatore Caldoro dovrebbe annunciare il nome del commissario per il termovalorizzatore di Napoli est. Una scelta resa difficile anche dal dettato della legge. La norma specifica che l’operazione dovrà avvenire senza oneri aggiuntivi dallo Stato: a ricompensare il commissario dovrà pensare la Regione i cui fondi sono, come si sa, assai scarsi. Il governatore sembra orientato a scegliere un funzionario della carriera prefettizia e non un professore universitario (la legge prevede entrambe le opzioni) e per questo si tiene in stretto contatto con il prefetto Andrea De Martino. Oggi, dopo una serie di rinvii, dovrebbe arrivare la decisione definitiva. Non ci sarà, invece, un commissario per Salerno.

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