Raccolta a singhiozzo, al corso Umberto si prepara la rivolta
Una caccia al cumulo, una lotta impari: per una strada ripulita c'è un intero quartiere che si lamenta, una piazza invasa dal pattume, un vicoletto in cui la puzza è insopportabile. Il «monnezzometro» ieri toccava quota 1.800 tonnellate: cento in meno del giorno precedente, ma i disagi sono sempre gli stessi. A Calata Capodichino e via Foria i cumuli sono ogni venti metri di strada, assediano nuovamente le fermate degli autobus. Invece, al Museo, i cassonetti sono vuoti. Lì, spiegano, nottetempo è passato il camion e ha ripulito tutto. Corso Umberto non è così fortunato: il Rettifilo è invaso dai sacchetti e i commercianti stanno già pensando ad una mobilitazione nel caso in cui la situazione peggiori. L'asticella della tolleranza si è alzata: dopo anni di cronica emergenza i napoletani sopportano lo scempio con rassegnazione. In via Monteoliveto ad esempio, la montagna di spazzatura è ormai un elemento stabile d'arredo: anche ieri non è mancata all'appello. Se la Pignasecca è relativamente pulita, poco prima delle 13 in via Toledo, incrocio via Diaz, un gigantesco quantitativo di pattume impedisce financo l'accesso al marciapiede. Poco dopo le 15, arrivano compattatore e bob-cat che rimuovono tutto. Sono soprattutto i cartoni e gli imballaggi a farla da padrone: ai Quartieri Spagnoli nella zona del mercatino di Sant'Anna di Palazzo ci sono tantissimi scatoloni ammassati anche se per il resto la zona non è invasa come nei periodi neri di crisi. Salendo verso la zona collinare, in via Salvo d'Acquisto e via Salvator Rosa, raccolta «a macchia di leopardo» anche se i residenti confermano che la situazione è leggermente migliorata ma non normalizzata. Al Vomero non ci sono particolari motivi di sofferenza, tranne che in piazza degli Artisti, lì dove gli operatori mercatali della zona sversano plastica e cartoni, non raccolti da giorni. In via Tasso, uno dei punti critici degli ultimi giorni, la situazione è lievemente migliorata, così come al corso Vittorio Emanuele, dove l'accesso del poliambulatorio dell'Asl era invaso dai sacchetti fino a mercoledì. Le difficoltà sono in fase calante, seppur ancora evidenti a Mergellina, via Caracciolo e Riviera di Chiaia. In periferia, invece, la musica è sempre la stessa: via Gianturco è una discarica a cielo aperto, problemi anche a Poggioreale, davanti al Polifunzionale Inail dov'è stata segnalata dai residenti la presenza di materiale edile gettato davanti ai cassonetti, forse contenente amianto.