Legambiente

«Mondragone: il depuratore funziona all’80%»

10 febbraio 2011 - Gabriella Cuoco
Fonte: Il Mattino

Mondragone. «Il depuratore comunale funziona all’80 per cento». Legambiente fa la voce grossa, a pochi mesi dall’avvio della stagione estiva 2011, ponendo un freno all’entusiasmo di chi, specialmente tra gli operatori balneari e gli amministratori locali, ha dato una chiave di lettura assolutamente positiva agli ultimi dati Arpac riguardanti la balneazione, emanati a metà gennaio, attraverso il Burc della Regione Campania. «Vogliamo rifarci a quanto detto più volte dal sindaco Cennami, - fa sapere Mimmo Morrone, presidente del Circolo locale ambientalista - l’oramai vecchio depuratore comunale di Mondragone, non funziona a pieno regime, per questo sono necessari interventi immediati e, soprattutto, di riqualificazione dell’impianto, che possano, una volta per tutte, assicurare ai cittadini una depurazione delle acque totale e non parziale». La posizione degli ambientalisti è chiara, a tal punto che sarà divulgata anche attraverso un servizio giornalistico, che andrà in onda nella rubrica del TgR «Ambiente Italia», sabato prossimo a partire dalle 13. Infatti, martedì mattina, su richiesta dei vertici regionali di Legambiente, un rappresentante del Circolo locale, Giovanni Carbonella, ha fatto da cicerone alle telecamere della trasmissione di Rai3, ponendo l’accento sui veri problemi dell’impianto di depurazione del Comune, ma cercando allo stesso tempo di scuotere le sensibilità alle istituzioni dislocate sul territorio. «La struttura – ha spiegato Carbonella – ha esigenza di essere ammodernata secondo la nuova normativa vigente ed è per questo, che non funziona al 100 per cento». Ma, l’sos di Legambiente non viaggia solitario. A parte i vertici della società Sige (che gestisce l’impianto di depurazione comunale per contro del Consorzio idrico Terra di Lavoro), i quali più di una volta hanno sottolineato le mancanze dell’impianto nonostante il lavoro quotidiano svolto dai dipendenti, per evitare problemi alla cittadinanza e, soprattutto, ai tanti villeggianti che scelgono il mare di Mondragone per rinfrescarsi durante l’estate, anche l’amministrazione comunale di centrosinistra, ed in particolare l’assessore al ciclo integrato delle acque, Mario Fusco, ha denunciato lo stato in cui versa la struttura, dislocata sul lungomare sud e si è fatto portavoce in Regione di diverse richieste di finanziamento (attraverso la presentazione di due progetti all’avanguardia, rispettivamente di 20 e 5 milioni di euro) per ammodernare «un depuratore che è datato fine anni Sessanta/inizio anni Settanta e che ha un sistema biologico meccanico e non digitale», esordisce Fusco. «Sarebbe poco corretto nei confronti dei mondragonesi - spiega l’assessore, che si dice amareggiato nei confronti degli esponenti locali di Legambiente, per non essere stato avvisato della presenza delle telecamere di Ambiente Italia, in quanto avrebbe voluto precisare il punto di vista dell’amministrazione con dati alla mano - affermare che il depuratore funziona alla perfezione. Per quanto riguarda il lavoro svolto dall’attuale esecutivo, posso tranquillamente affermare che sono stati effettuati diversi interventi, anche durante la scorsa stagione estiva, per tamponare l’emergenza ed evitare agli agenti inquinanti di raggiungere il mare».

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