Niente stipendio, in piazza i lavoratori Hydrogest

Oggi il sit-in alla Regione per chiedere il pagamento delle spettanze arretrate
9 febbraio 2011 - Luigi Ciccarelli
Fonte: Il Mattino

POZZUOLI. Un sit-in alla Regione, per chiedere un incontro con l'assessore all'ambiente Giovanni Romano e tentare di sbloccare il pagamento degli ultimi stipendi. È quanto faranno questa mattina le rsu dei depuratori di Cuma, Acerra e Villa Literno, impegnate nelle ultime ore in un'azione di pressing sulle istituzioni. I lavoratori degli impianti gestiti da Hydrogest Campania devono ricevere dall'azienda ancora le spettanze dei mesi di dicembre e gennaio. Un film che negli ultimi anni è stato visto quasi ogni fine mese e da cui - tra l'altro - nel 2009 scaturì la protesta che bloccò per un giorno e mezzo l'impianto di puteolano. Per avere le spettanze arretrate, nella giornata di ieri i rappresentanti sindacali dei tre impianti - guidati dal segretario provinciale della Fismic, Gennaro Croce - hanno fatto la spola tra gli uffici della Hydrogest, della Prefettura e della Regione, cercando uno spiraglio che potesse portare allo sblocco dei fondi. In tutti e tre i casi, però, le risposte attese non sono arrivate. «Il commissario liquidatore della Hydrogest, l'avvocato Oreste Cardillo - spiega Croce - ci ha risposto che fino a quando la Regione non provvederà a sbloccare i fondi che deve all'azienda concessionaria, questa non potrà provvedere al pagamento delle spettanze arretrate. Così ci siamo recati in Prefettura, dove abbiamo avuto un incontro con la viceprefetto Cerli, cui abbiamo riferito dell'incontro avuto poco prima con Cardillo. Ma la viceprefetto non ha potuto fare altro che comunicarci che entro la fine di questa settimana convocherà un incontro tra la Regione, la Hydrogest e l'Ispettorato del Lavoro, visto che c'è da discutere anche delle modalità in cui gli operai si ritrovano a lavorare. Infine - ha aggiunto ancora il segretario della Fismic - siamo stati alla Regione, dove abbiamo chiesto, senza successo, di essere ricevuti dall'assessore Romano, e poi siamo riusciti a parlare con l'ingegnere Fontana (dirigente del settore ciclo integrato delle acque della Regione Campania, ndr) che ci ha detto che sta provvedendo a sbloccare la questione degli stipendi». Intanto, mentre i lavoratori dei depuratori gestiti da Hydrogest sono in subbuglio, a loro giunge la «profonda solidarietà» dei consiglieri regionali Enrico Fabozzi e Luciana Scalzi, rispettivamente presidente e vicepresidente della commissione regionale di inchiesta sulla gestione della depurazione da parte di Hydrogest, che auspicano che la vertenza degli stipendi arretrati possa giungere presto a positivo compimento. «Èintollerabile - hanno sottolineato i due esponenti politici - che a pagare per le responsabilità altrui debbano essere gli addetti agli impianti di depurazione». Intanto, venerdì prossimo la commissione di inchiesta Hydrogest effettuerà un sopralluogo presso il depuratore di Cuma. «Il risanamento del sistema della depurazione e il rilancio delle bonifiche ambientali - hanno aggiunto Fabozzi e Scalzi - siano priorità per la giunta regionale, al pari dello smaltimento dei rifiuti e del lavoro. Sta emergendo un quadro preoccupante e intricato di possibili responsabilità che stanno alla base del danno ambientale provocato al territorio campano e che sembra essere senza via di uscita. Alla luce di ciò, deve essere compiuto ogni sforzo politico e istituzionale per il risanamento del sistema della depurazione e per dare avvio alle bonifiche».

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