Rifiuti, sempre peggio: sfuma l'intesa con i Comuni

Slitta l'accordo sulla discarica a Nola, a terra 1800 tonnellate. La Iervolino a Cladoro: "Fate presto"
8 febbraio 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

«Fate presto»: è il senso delle lettere che il sindaco Rosa Iervolino ha scritto al governatore Stefano Caldoro e al presidente della Provincia, Luigi Cesaro e ha poi inviato anche al prefetto Andrea De Martino. Il primo cittadino ha illustrato la situazione spiegando che a terra ci sono 1600 tonnellate (ma ieri sera erano ormai 1800) e chiedendo interventi immediati. L'allarme, dunque, cresce e ieri il presidente della prima municipalità, Fabio Chiosi in un comunicato ha denunciato «la nuova emergenza rifiuti sta già determinando seri problemi igienico sanitari. Questa mattina c'è stata una vera e propria invasione di ratti nella zona di Mergellina, e precisamente in via Giordano Bruno. Grossi topi banchettavano accanto ai cumuli, incuranti del passaggio dei pedoni». Ma non è certo solo il centro della città a soffrire: i cumuli si moltiplicano un po' dovunque. Per accelerare lo sversamento la Regione ha deciso di permettere i conferimenti ad Acerra ventiquattro ore su ventiquattro. Ma il disastro resta vicino: per evitarlo bisognerà risolvere al più presto due problemi strutturali: la mancanza di discariche e il ritardato decollo della gara per l'inceneritore Napoli est. E questa dovrebbe essere la settimana decisiva per entrambi. Sul primo fronte ieri si è registrato un nuovo stop: l'incontro tra il presidente Cesaro e i sindaci del nolano è stato procrastinato di una settimana. Ma il rinvio non viene interpretato negativamente in Provincia: il prossimo, infatti, potrebbe essere l'incontro risolutivo visto che arriverà dopo quello che Cesaro terrà venerdì al ministero dell'Ambiente: si discuterà di bonifiche e compensazioni ambientali. Se ci saranno i fondi sarà anche possibile discutere più concretamente con i primi cittadini. Quella che il presidente della Provincia deve affrontare è comunque una strada in salita. Una salita irta. Le discariche comprensoriali, infatti, dovrebbero essere sei o sette e per il momento si continua a discutere della prima, mentre sembra definitivamente sfumata l'ipotesi di aprire uno sversatoio a Quarto per l'opposizione della sovrintendenza. Intanto la discarica di Chiaiano è quasi esaurita e anche a Terzigno la situazione non è rosea: i cittadini temono che l'arrivo del caldo possa far diventare nuovamente insopportabile la puzza. La scelta dei siti è quindi diventata una priorità assoluta. La nomina del commissario prevista dalla legge potrebbe essere un passo risolutivo, ma difficilmente potrà esonerare la Provincia dalla scelta: nella norma pubblicata nella Gazzetta Ufficiale numero 18, infatti, si parla di commissari per la realizzazione dei siti. Ma il piano d'ambito, come si spiega in Regione, è e resta una competenza delle Province. E in quel documento dovranno essere indicate le cave da utilizzare per portarci la spazzatura. Non solo: già nei giorni scorsi Caldoro ha sottolineato la necessità di ricevere al più presto il testo e l'assessore regionale Giovanni Romano aspetta la consegna del documento da parte della Provincia di Napoli per completare il piano regionale da consegnare a Bruxelles nella speranza di evitare una nuova procedura d'infrazione. Sul fronte del termovalorizzatore, invece, si attende la nomina del commissario che il governatore Caldoro dovrebbe fare nelle prossime ore. Se il designato azzererà la gara preparata dall'Asia e dalla Sapna sulla base dell'accordo raggiunto tra Comune e Provincia, ci vorranno mesi prima del nuovo bando. E non è nemmeno chiaro se il presidente della Regione deciderà di nominare un responsabile anche per l'impianto di Salerno dove la contesa tra Cirielli (Provincia) e De Luca (Regione) diventa sempre più violenta. E il groviglio diventa sempre più inestricabile.

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