Rifiuti, si riapre lo scontro: proclamato lo sciopero

Passaggio del personale a "Irpiniambiente" e contratto: stato di agitazione e blocco il 18
4 febbraio 2011 - Lidia Salvatore
Fonte: Il Mattino

Non concede tregua la battaglia che da settimane interessa il comparto rifiuti della provincia di Avellino. Il contrasto tra la società «IrpiniAmbiente» e le organizzazioni di categoria si arricchisce di una nuova puntata, diretta conseguenza dell'avvio - da parte del soggetto unico provinciale di gestione - delle procedure di assorbimento degli operatori del settore. Le segreterie regionali delle organizzazioni di categoria proclamano - attraverso una missiva inviata al numero uno di palazzo Caracciolo, Cosimo Sibilia, e all'amministratore unico di «IrpiniAmbiente», Francesco Russo, nonché, per conoscenza, al Governatore della Campania Stefano Caldoro e all'assessore regionale all'ambiente Giovanni Romano - «lo stato di agitazione di tutti i lavoratori del comparto igiene ambientale della provincia di Avellino». Una decisione assunta - si legge ancora nella nota sottoscritta da Fp Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Fiadel - «con il chiaro intento di produrre la sospensione delle procedure in atto e sollecitare l'immediata convocazione di un incontro tra l'amministrazione provinciale, IrpiniAmbiente e le organizzazioni di categoria». Le segreterie regionali non hanno gradito la scelta dei vertici della società provinciale di aggirare l'ostacolo dell'applicazione contrattuale. Dopo aver interrotto la trattativa per l'assorbimento degli ex cosmarini, IrpiniAmbiente ha proceduto all'acquisizione del ramo d'azienda dell'Av2 ecosistema, articolazione societaria del Cosmari Av2, comunicando in maniera diretta ai dipendenti l'assunzione con contratto Fise igiene ambientale. La procedura viene duramente criticata. «Nonostante le posizioni più volte espresse dai livelli provinciali del sindacato - evidenzia la nota sottoscritta anche dai segretari irpini di categoria - l'azienda, di proprietà pubblica, ha ritenuto di dover applicare, con assoluta intransigenza, una contrattazione collettiva inappropriata rispetto alla stessa natura del soggetto aziendale. Con determinazione ostile e chiusa al confronto con le parti sociali, con atteggiamenti ai limiti dell'azione antisindacale, IrpiniAmbiente è arrivata ad avviare le procedure per l'assorbimento degli organici interessati in altro e diverso ambito contrattuale rispetto a quello che, attraverso una nota inviata il 27 gennaio a tutti i presidenti delle province campane, abbiamo ribadito essere l'unico contratto collettivo applicabile nelle aziende pubbliche dell'igiene ambientale, Federambiente». La comunicazione delle segreterie regionali rischia di alimentare un nuovo vespaio di polemiche in una vicenda che sembrava, ormai, destinata a chiarirsi in sede giudiziaria. I rappresentanti sindacali irpini si erano, infatti, dichiarati disponibili a sostenere l'avvio della provincializzazione del ciclo integrato, riservandosi di avviare un'azione legale per dirimere la questione contrattuale. Nella nota di Fp Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Fiadel, invece, viene pure annunciata una nuova giornata di sciopero di tutto il settore. «Nel caso - scrivono ancora i sindacati - la procedura di raffreddamento, che formalmente si attiva, dovesse concludersi negativamente, procederemo a proclamare lo sciopero provinciale per il prossimo 18 febbraio». Il contrasto - tutt'altro che superato - tra sindacati e soggetto unico di gestione si inasprisce ulteriormente. Il presidio dei lavoratori dell'Asa - che continuano, da settimane, in maniera instancabile, la protesta, nei pressi di palazzo Caracciolo - viene sostenuto da una presa di posizione forte delle segreterie regionali delle organizzazioni di categoria che potrebbe complicare i piani dei vertici di IrpiniAmbiente, pronti a chiudere la partita nel giro di qualche settimana.

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