De Vizia: "De Luca trucca l'asta con le parole"

L'imprenditore querela il Sindaco: non parla mai dell'altra cordata impegnata nel Crescent
4 febbraio 2011 - Gianni Colucci
Fonte: Il Mattino Salerno

Tiro incrociato su De Luca. La «De Vizia» in campo contro il sindaco. L’azienda che ha partecipato alla gara per il termovalorizzatore, va in procura e integra una precedente querela-denuncia indicando il sindaco come l’uomo che con le sue dichiarazioni sta causando una turbativa d’asta. E Cirielli invita il sindaco a sporgere denuncia sulle procedure in corso per l’aggiudicazione dell’appalto. Il sindaco da giorni va esprimendo i propri dubbi sulla gara della Provincia, ritenendo «sospetto» il fato che ritornino i nomi delle stesse imprese che aveva escluso dalla gara che aveva esperito lui stesso da commissario. Cirielli attacca: «Era ora che, anziché continuare a dire fesserie, si decidesse ad andare in Procura a denunciare e fare chiarezza su presunti affari loschi, infiltrazioni malavitose e grovigli di interesse che riguardano Salerno. Una volta tanto concordo con lui; è bene che su tutto ciò si accendano i riflettori degli inquirenti». Anche l’amministratore dell’impresa, Nicola De Vizia, scede in campo: «Sulla gara riguardante i trasporti il sindaco stato sfortunato in quanto c'è stata una sentenza nel merito del Tar Lazio che da ragione alla stazione appaltante (la Provincia ha affidato i trasporti negli impianti di trattamento dei rifiuti alla De Vizia, ndr). Andasse dai giudici se ha circostanze serie da rappresentare. Altrimenti rischia la calunnia ». L’impresa che con Lombardi partecipa alla gara bandita dalla Provincia per la realizzazione del termovalorizzatore, si spinge a interpretare le dichiarazioni di De Luca come «una turbativa d’asta». «È bizzarro che lui parli solo della cordata De Vizia. Siamo solo in due e quindi abbiamo integrato la querela che gli abbiamo fatto già qualche settimana per altre se dichiarazioni - osserva de Vizia - . Quella è turbativa d’asta. Lui non ci conosce a parla solo di noi. Gli altri, come Rainone, invece stanno facendo il Crescent. Abbiamo tremila dipendenti diretti e seimila indiretti e lavoriamo in tutt’Italia da cinquanta anni, non possiamo lasciarci infangare il nome di famiglia: un grave danno di immagine». L’azienda crede che «in questo modo si agevoli un'altra cordata e si metta la commissione in ansia». Sull’esclusione dalla gara del commissario De Luca De Vizia racconta: «Noi siamo stati esclusi per ben altri motivi rispetto a quelli che indica il sindaco. Avemmo dalla sua commissione 42 punti su 50 e siamo stati esclusi perchè c’erano condizioni economiche particolari e le banche ci aveva messo dei parametri complessi. Ma di qui a dire che noi non sapevamo dove mettere le scorie, non è vero, non è nemmeno prevista la proprietà di una discarica. Come non è vero che volevamo portare rifiuti da tutt’Italia Salerno. Su questo è in corso un contenzioso. Diciamo al sindaco di andarsi a vedere il nostro ricorso. Le sue sono motivazioni inventate: avevamo superato la fase tecnica e avevamo paletti solo da parte delle banche. Vedremo come finisce il ricorso sull'esclusione dal sua gara. Lui ci aveva detto che la nostra offerta fosse inappropriata, ma ora cose false non ne deve dire, abbiamo preso 42 punti su 50». Anche sul progetto architettonico risultato carente De Vizia si diceva disposto a revisioni. «Non possiamo vedere mortificata un’offerta che ci era costata 500 mila euro. Abbiamo speso soldi e veniamo insultati? Non è possibile». E sul nuovo bando della Provincia, De Vizia spiega che si tratta di tutt’altra cosa: «Solo il sito è lo stesso: per questo abbiamo partecipato. Basta mettere a confronto i due bandi e si capisce che è una gara interessante, bancabile e di grande apetura per le imprese».

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