Chiaiano

Rilievi tecnici al via I comitati vigilano

28 maggio 2008 - Ilaria Urbani
Fonte: Il Manifesto

Nell'enorme buco color sabbia che deturpa il Parco delle Colline ci sono trentaquattro gradi all'ombra. Mentre iniziano i rilievi tecnici a Chiaiano, i poliziotti sono quasi spariti. E sulle ex barricate trasformate in frontiere di difesa per l'ambiente si è abbattuto il ciclone dei 25 arresti. «Quasi come se la nostra protesta - raccontano Emmanuele - abbia fatto comprendere ancora meglio il marcio che c'è in questa regione e abbia legittimato ancora di più la magistratura a intervenire». Un'investitura popolare insomma. E anche se l'iter non è proprio questo, i manifestanti di Chiaiano, da ventisei notti e ventisei giorni a difendere con i denti il loro territorio, sentono che ora lo stato gli è vicino. «Tra gli arrestatati c'è anche l'amministratore delegato di Fibe - sottolinea un signore - è la dimostrazione che bisogna vigilare bene anche sull'inceneritore. Altro che assegnazione senza gara».
A dare ragione ai comitati cittadini ci sono anche i primi risultati dell'indagine avviata ieri dai tecnici. «A mio avviso nella cava di Chiaiano non ci sono le condizioni per realizzare una discarica che rispetti le normative europee - ha dichiarato Cosimo Barbato, direttore del dipartimento provinciale di Avellino dell'Arpa Campania, uno dei cinque esperti nominati per le verifiche all'interno del sito - ho effettuato una ricerca bibliografica e non mi risulta che esista a Chiaiano una cava di tufo che sia mai stata adibita a discarica per i rifiuti solidi urbani. Il commissario Bertolaso è sempre stato estremamente chiaro: se viene rispettata la normativa europea la discarica si fa, se non viene rispettata la discarica non si deve fare». A sostegno di questa ipotesi ancora una volta in prima linea il sindaco di Marano Salvatore Perrotta. «Siamo convinti che le cave siano geologicamente inadatte alla realizzazione di una discarica. Abbiamo fatto un investimento di fiducia nella figura di Bertolaso, persona saggia e di coscienza, un medico, che ha voluto intavolare confronti con le comunità locali anche forzando i rigori del decreto legge - ha spiegato il primo cittadino - sono partite le caratterizzazioni sotto gli occhi delle telecamere di mezzo mondo: tutti hanno potuto rendersi conto della situazione». Il sindaco continua ad essere vicino ai comitati cittadini ai quali ieri ha concesso di installare un palco al posto dell'albero abbattuto che fino a ieri impediva di raggiungere la cava. Da qui musica e iniziative festeggeranno da oggi la sagra della ciliegia di Chiaiano perché «la popolazione che ha manifestato in questi giorni - ricorda Perrotta - non è fatta di criminali, ma di gente perbene».
La tensione nel quartiere sta lentamente calando anche se i residenti hanno promesso di ricorrere al Tar. Domenica ci sarà un'altra manifestazione ma i blindati della polizia e dei carabinieri diminuiscono a vista d'occhio. Ora sullo sfondo di un paesaggio quasi postbellico, le forze dell'ordine in divise madide di sudore, addentano un panino scambiando due chiacchiere con i ragazzi dei comitati cittadini.
E c'è tempo anche per parlare di una proposta alternativa alla discarica. «Sarebbe un grande segnale se Napoli abbracciasse il progetto Thor messo a punto dal ricercatore Paolo Plescia del Cnr - suggerisce un ragazzo molto informato - il piano va ben oltre la differenziata. Tutti i rifiuti indistintamente, attraverso un processo meccanico che li riduce a polveri di zolfo innocue, possono essere trasformati in biodiesel. Spendendo molto meno che per costruire un inceneritore». Un metodo che forse potrebbe servire proprio per smaltire la monnezza che continua a fermentare tra le strade napoletane in questi giorni.

 

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