Federalberghi e azienda di soggiorno "Centinaia di chiamate, il turismo rischia"

1 febbraio 2011 - Massimo Zivelli
Fonte: Il Mattino

Ischia. Ancora una volta allarme e preoccupazione per lo stato di salute del mare nel golfo di Napoli. I boatos relativi ai recenti sviluppi della maxi inchiesta sugli impianti di depurazione gestiti dalla Regione hanno inevitabilmente finito col creare l’allerta fra vacanzieri e tour operator, italiani e stranieri. Rilanciate dai media, le iniziative sul fronte giudiziario hanno avuto l’effetto di scatenare nuove preoccupazioni e nuove psicosi tra i fruitori dell’industria delle vacanze, che guardano con attenzione alle isole e alla costiera. I telefoni dell’Azienda per il turismo di Ischia e Procida sono tempestati di telefonate e così anche agenti di viaggio e albergatori passano sempre più tempo a rispondere alle mail dei tour operators. Telefonate e mail dai toni allarmati, in cui spesso si prospettano ipotesi di disdetta, alle quali gli operatori isolani si affannano a rispondere in modo rassicurante. «Non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi - garantisce il commissario straordinario dell’Apt Franco Iannuzzi - perchè l’inchiesta è relativa a fatti avvenuti negli anni scorsi, che non possono avere alcun riflesso o conseguenza sulla imminente stagione turistica». Stagione che in effetti è già alle porte: i primi consistenti afflussi, in un’isola che grazie alla risorsa termale non si ferma mai, sono annunciati già a marzo. Mentre a giorni prenderanno avvio le grandi fiere internazionali del turismo. «E Ischia e Procida - assicura Iannuzzi - saranno presenti a Milano, Praga, Berlino e Mosca, proprio per lanciare l’offerta di terme e relax, e benessere soprattutto balneare». La parola d’ordine insomma è ottimismo e la strategia è quella di sottolineare la distanza anche temporale tra il caso percolato e l’attuale stato di salute delle acque. Anche sulla macchia di mucillagine che l’estate scorsa ha martoriato le acque del golfo (e che probabilmente è stata causata proprio dall’accumulo di percolato) si punta a mettere una pietra sopra. «Mi auguro - dice il sindaco di Ischia Giosi Ferrandino - che questa vicenda giudiziaria venga chiarita al più presto, perchè noi sicuramente siamo stati negli ultimi anni fra i maggiori danneggiati da questa brutta storia. Episodi che speriamo non si verifichino più, ma che comunque sono stati ingigantiti oltre il dovuto e contro l’interesse delle nostre belle località turistiche». Valutazione questa, condivisa appieno anche da un altro isolano, il presidente della commissione regionale territorio. «Purtroppo devo constatare come ancora una volta nell’immaginario collettivo sia scattata l’associazione di idee fra una vicenda giudiziaria legata a fatti del passato e l’attualità, che invece è fatta di un mare perfettamente balneabile e fruibile dalle centinaia di migliaia di turisti che si apprestano a trascorrere le vacanze sulle isole e in costiera» è l’opinione di Domenico De Siano. E gli operatori turistici? A parlare per tutti è il presidente Ermando Mennella. «Tante volte in passato siamo stati messi alla gogna sui media nazionali ed internazionali a causa di improvvise ondate di inquinamento marino che si verificavano in alcuni periodi centrali dell’estate. Fenomeni che abbiamo denunciato più volte alla stessa magistratura e che oggi, constatiamo dai primi riscontri, sembrano avvalorare le nostre convinzioni sul fatto che l’inquinamento non era causato a Procida o a Ischia, ma che liquami ed immondizia provenivano dalla terraferma. Dopo le nostre denunce - dice Mennella - l’estate scorsa è stata per fortuna tranquilla sotto questo punto di vista. A dimostrazione del fatto che eliminata la causa, il nostro mare è sano e perfettamente balneabile. Ed è questo che dobbiamo dire e far toccare con mano ai nostri ospiti».

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