Diecimila alla marcia anti-discarica
Il Sindaco: "La Provincia deve ascoltare le nostre ragioni"
Almeno in diecimila si sono dati appuntamento ieri nella villa comunale Giovanni Paolo IÌ di Quarto per partecipare alla marcia contro l'insediamento della discarica in via Spinelli, località Brindisi. Uno striscione con la scritta: «No alla discarica, sì alla vita» ha aperto il corteo che poco dopo le 14 è partito alla volta di via Spinelli, attraversando corso Italia e via Campana. Una manifestazione pacifica a cui hanno aderito i residenti del comune ma anche molti cittadini che abitano nell'immediato circondario: numerosi i gruppi familiari e gli studenti delle elementari e delle medie. In testa al corteo il sindaco Sauro Secone e i componenti del comitato civico antidiscarica. «Il no alla discarica - ha detto Secone - non è un fatto non aleatorio o un opposizione semplicistica all'insediamento del sito di raccolta rifiuti. È un no motivato di cui l'amministrazione provinciale deve tener conto. Le ragioni sono notei: la posizione geografica delle cave che non consente un'opportuna ventilazione, la problematica idrogeologica e la presenza di resti archeologici tra l'altro non ancora del tutto portati alla luce». Prima del via, il gruppo dei Verdi ha esposto la tesi del professore Ortolani secondo cui il terreno delle cave sorge direttamente su una falda acquifera e l'insediamento della discarica finirebbe per inquinare inevitabilmente la falda. Il motivo principale che evidenzia la relazione di Ortolani è dato dall'utilizzo di materiali che non risponderebbero adeguatamente all'impermeabilizzazione e all' isolamento del suolo. Alla manifestazione hanno preso parte solidarizzando con gli abitanti di Quarto i comitati civici antidiscarica di Acerra, Chiaiano, Giugliano, Taverna del Re e Terzigno. Presenti anche i parroci delle cinque comunità parrocchiali quartesi e un delegato della Curia vescovile di Pozzuoli in rappresentanza del Vescovo, Gennaro Pascarella.