«I politici non vogliono risolvere l’emergenza»
«Penso che non ci sia la volontà da parte delle forze politiche di risolvere il problema dei rifiuti, altrimenti a quest’ora sarebbe stato risolto»: è l’affondo del procuratore, Giovandomenico Lepore, che parla nel corso della conferenza stampa indetta per illustrare i risultati dell’inchiesta sul percolato. Lepore ha anche spiegato la sua tesi, la stessa che aveva esposto ai membri della commissione ecomafie nel corso dell’audizione dello scorso autunno: «Sanno tutti che bisogna costruire una nuova discarica - ha aggiunto il procuratore - ma non si riesce ad individuarne il sito. Io ripeto da tempo che la discarica deve sorgere o in provincia di Benevento o in provincia di Avellino dove ci sono ancora ampi spazi: ma si continua a perdere tempo. Fino ad oggi non si è visto neppure un operaio mettere mano ai lavori per la costruzione dell'inceneritore di Napoli Est». Secondo il procuratore non ci sono spazzi adeguati in provincia di Napoli «Altrimenti - ha detto - Bertolaso li avrebbe indicati». Lepore, quindi, rimette in discussione il principio della cosiddetta «provincializzazione» per il quale ogni provincia deve gestire in autonomia l’intero ciclo dei rifiuti. In serata l’indiretta risposta del presidente della Provincia Luigi Cesaro che ha spiegato: «In questi giorni stiamo lavorando alla localizzazione degli impianti di discarica sul territorio. Voglio assicurare gli abitanti della Provincia di Napoli e tutte le istituzioni che stiamo vagliando tutto con estrema attenzione ed in continuo confronto con le amministrazioni locali. Preferisco tardare qualche settimana nell’assumere decisioni piuttosto che non verificare tutti gli aspetti che riguardano argomenti così delicati. Anche ieri (giovedì per chi legge, ndr) ho incontrato diversi sindaci del territorio ed altri mi appresto a ricevere la prossima settimana. Ritengo che insieme, in un arco di tempo ragionevole riusciremo a trovare soluzioni giuste e sicure ». Nel corso della conferenza stampa Lepore ha anche parlato delle intercettazioni che, ha detto «sono un valido strumento, non vanno abolite, ma regolamentate meglio nel rispetto della privacy».« Non vanno abolite - ha precisato - anche perchè sono importanti per le indagini, tutto si gioca sulle intercettazioni, visto che spesso mancano i testimoni».