Discarica, torna l'allarme percolato
Sant’Arcangelo Trimonte. Resta sempre alta l’attenzione sulle questioni legate alla gestione dei vari invasi e le preoccupazioni del sindaco riguardano principalmente la salute dei cittadini. È indispensabile, secondo il primo cittadino Romeo Pisani, l’immediata bonifica delle due vecchie discariche, sia di quella comunale e sia di quella consortile per evitare gravi conseguenze. Si è già valutata la fattibilità degli interventi da effettuare. Ma il ritornello della bonifica continua a rimpallarsi da anni, e già in occasione della realizzazione e dell’apertura dell’ultimo mega invaso regionale di contrada Nocecchia, nel 2008, veniva garantito al sindaco che tutto ciò sarebbe stato effettuato al più presto. Tale previsione, rimasta inattuata, veniva confermata nel progetto originario, che la struttura emergenziale doveva trasferire alla Provincia di Benevento, insieme alla titolarità dell’impianto, ma i 600.000 euro previsti per i lavori di bonifica, per decisione della stessa struttura, furono destinati nel 2009, ad opere di messa in sicurezza del versante, notoriamente in frana, con interventi di consolidamento. Essendo oggi prioritaria la bonifica dei siti, Romeo Pisani ritiene fondamentale procedere alla rimodulazione dell’accordo di programma siglato il 4 agosto 2009 da ministero dell’Ambiente, Regione Campania e Comune, con cui si è proceduto all’assegnazione di circa 10,8 milioni di euro per opere varie da realizzarsi a Sant’Arcangelo. Altro problema che mette in serio pericolo la salute della comunità è la fuoriuscita di percolato che si è registrata proprio nell’invaso della discarica consortile (ex Fibe) e che ha obbligato il consorzio Napoli 3 a provvedere urgentemente. Con un ordine di servizio straordinario da parte dell’autorità garante, infatti, il 21 gennaio si obbligava il consorzio a provvedere a 2 prelievi di percolato da 30 mc al giorno, da effettuarsi quotidinamente, fino a completo esaurimento della criticità e concentrati nelle ore mattutine e concordati con il responsabile del cantiere. Il sindaco è preoccupato dal fatto che ad oggi, a distanza di sei giorni, i lavori di prelievo di percolato non sono stati effettuati, e non sono neanche stati avviati, sembra che l’inerzia sia dovuta ad un problema con la ditta incaricata, una situazione di impasse che ovviamente richiede un intervento deciso da parte delle autorità competenti, perché è in gioco la salute dei cittadini. Per quanto riguarda invece la vecchia discarica comunale, la situazione nell’invaso sembra essere sotto controllo, chiesto il dissequestro del sito e il Comune ha affidato alla Daneco la copertura dello stesso.