Differenziata, multe per i trasgressori
Arienzo. Giro di vite per la raccolta differenziata ad Arienzo. Nonostante i buoni risultati già ottenuti nella separazione dei rifiuti (circa il 40% del totale e il primo premio per la raccolta del vetro secondo il rapporto Comuni ricicloni 2010 di Legambiente), l'amministrazione comunale continua nell'opera di sensibilizzazione, rilanciando le multe per i trasgressori. Con un manifesto i cittadini sono stati informati che verifiche sul corretto conferimento dei materiali saranno effettuati dagli operatori addetti alla raccolta, affiancati dai vigili urbani che «incrementeranno le ispezioni per verificare - si legge - la corretta preparazione dei sacchetti dei rifiuti, accertando la qualità del materiale». Nel caso i materiali non risultassero conformi o vi siano errati conferimenti, apporranno un adesivo bianco e lasceranno sul luogo il sacchetto segnalando l'irregolarità ed un numero di telefono da contattare per chiarimenti. Dopo un primo avviso, l'utente identificato sarà sanzionabile con un'ammenda per il mancato rispetto delle procedure corrette. «I buoni risultati ottenuti, al di sopra delle percentuali previste per legge, non autorizzano - spiega il presidente del consiglio, Tommaso Carfora - ad abbassare la guardia. La contravvenzione è un provvedimento che era stato istituito durante la precedente amministrazione ma, dopo aver verificato un recente lassismo nella popolazione, si è deciso di rilanciare, attuando parallelamente anche una campagna di sensibilizzazione nelle scuole». «Non vogliamo punire nessuno ma solo creare un deterrente. Nel 2011 vogliamo raggiungere il 50%», aggiunge l'assessore all'ecologia, Michele Ferrara. «Premesso che sono favorevole a punire chi sbaglia - obietta Davide Guida, del gruppo consiliare di opposizione Rinascita - il problema non credo siano i cittadini. Altrimenti non si spiegherebbe il discreto risultato della comunità. Il problema è la disastrosa gestione del consorzio che si occupa della raccolta. Più volte abbiamo proposto di uscirne, come fatto da alcuni comuni che poi hanno visto le percentuali di differenziazione decollare», chiude.