Le questioni dell’ambiente La bonifica delle discariche di Difesa Grande e Savignano

Rifiuti, polemica sulla bonifica

Fondi, il botta e risposta tra Maraia e Gambacorta
Andretta ok, plauso a Sibilla
23 gennaio 2011 - Nicola Diluiso
Fonte: Il Mattino Avellino

È polemica sui fondi aggiuntivi - di 6,5 milioni di euro - destinati alla bonifica delle discariche di Ariano e Savignano. A parlare è Giovanni Maraia, presidente di «Ariano in movimento». La novità riguarda esclusivamente i fondi legati alle compensazioni ambientali: 4 milioni e mezzo al Comune di Avellino che ospita lo Stir, 2 milioni e 300mila ad Ariano Irpino per Difesa Grande e 10 milioni e mezzo per Savignano Irpino per l’impianto di Pustarza. «L’assessore all’ambiente Gambacorta – scrive Maraia – sa bene che la Giunta regionale della Campania nel 2007 assegnava al Commissariato per l’emergenza-bonifica l’importo di 5 milioni di euro per la bonifica e messa in sicurezza della discarica arianese, tenendo conto del progetto esecutivo predisposto dall’Asi-Dev nel maggio 2002. Il direttore generale dell’Arpac, nell’ottobre 2007 inviava al sindaco di Ariano, Gambacorta, il piano di caratterizzazione della discarica. Alla luce di ciò, si comprende in maniera chiara che una parte di tali risorse, 5 milioni di euro appunto, sono quelli stanziati dalla Giunta Bassolino nel giugno 2007 e mai spesi, né mai sollecitati da Gambacorta ad essere spesi. Pertanto è una bugia o una falsità quanto affermano l’assessore e il presidente della Provincia: i 6 milioni e 480mila euro sono frutto delle nostre sollecitazioni. Ribadisco, dunque, – scrive Maraia – che queste risorse non si aggiungono ai 5 milioni di euro». Gambacorta replica: «Si tratta di due questioni distinte. In effetti, la Giunta Bassolino ha stanziato i 5 milioni di euro. Ma quelle risorse non sono state mai trasferite. Per questo motivo, l’ Amministrazione Provinciale, per evitare incertezze sui processi di bonifica, ha utilizzato i 6 milioni e mezzo destinati inizialmente, secondo accordi operativi, ad Andretta. A questo punto, ricordando di aver formulato diversi solleciti, prima da sindaco, poi in qualità di assessore, chiedo: come mai Bassolino da giugno 2007 ad aprile 2010 non è stato in grado di trasferire questi finanziamenti?». Intanto, i sindaci dell’Alta Irpinia, plaudono all’impegno della Provincia per la cancellazione definitiva del sito di Pero Spaccone di Andretta per una nuova discarica. «Interpretando il sentimento di tutta la Comunità, di tutta l’Irpinia che in modo composto ha, fin dal 1994, protestato per lo scempio che si voleva consumare, ritengo che questo è sicuramente il risultato più alto raggiunto sotto il mio sindacato – ha spiegato il primo cittadino di Andretta, Angelantonio Caruso -. E’ stata la vittoria di quell’Irpinia che in 10mila persone si è ritrovata nell’ottobre 2008 sull’altopiano del Formicoso a difesa di un’idea, di una terra; la vittoria della Chiesa, della politica e delle istituzioni». Poi l’elogio al Presidente Sibilia «che, senza clamore, ha seguito sin dal giorno della sua elezione questa vicenda», e a Gambacorta «che ha prodotto l’unico piano provinciale dei rifiuti e che costituendo l’unica società provinciale per la gestione del ciclo rifiuti ha dimostrando che l’Irpinia ce la fa senza discariche».

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