Inviata la seconda bozza del piano. La Regione: così eviteremo le sanzioni Ue
Nelle prossime settimane la decisione sul deferimento dell'Italia alla Corte
Inviata a Bruxelles la seconda versione della bozza del «Piano dei rifiuti solidi urbani della Regione Campania». Il documento aggiorna e approfondisce il primo, inserendo elementi ulteriori e ritenuti «fondamentali» come il cronoprogramma e il dimensionamento degli impianti di trattamento. «Si tratta - spiega l’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano - di un testo perfettamente rispondente alle richieste avanzate dalla Commissione ambiente dell’Unione europea nella visita del novembre scorso. Questa versione - ha proseguito - ci porta a dire che il Piano è redatto al 70 per cento e che, entro il 28 febbraio prossimo, sarà pronta la sua stesura definitiva. I tempi, dunque, saranno rispettati e per il 30 aprile è prevista l’approvazione da parte del Consiglio regionale». «Stiamo mantenendo fede - aggiunge l’assessore Romano - al principio di rispondere con trasparenza e responsabilità alle richieste della Ue. La loro esigenza conoscitiva si coniuga con la nostra precisa volontà di essere valutati: siamo lieti di ricevere, ad ogni step aggiuntivo, ad ogni ulteriore integrazione, valutazioni e correzioni da parte della Ue, perchè riteniamo che debba esserci una stretta sinergia costruttiva. La nuova bozza del Piano sarà discussa, ad inizio settimana, anche con sindacati e Confindustria, in un incontro già calendarizzato. Rifuggiremo invece - ha concluso Romano - dalle polemiche sterili e strumentali avanzate soprattutto da chi negli ultimi 15 anni, qui in Campania, si è dedicato allo sport dello scaricabarile per mascherare le proprie incapacità e pensa ora di continuare a farlo». La Commissione europea si prepara così a valutare se sia compatibile o meno con l’esigenza di dare alla Campania un piano credibile e duraturo di gestione dei rifiuti. Ma tenendo gli occhi particolarmente aperti sulla «tempistica delle misure che verranno prese». Di qui il secondo invio con il cronoprogramma. Nei giorni scorsi il responsabile Ue per l’Ambiente, Janez Potocnik, nel corso di un dibattito in aula a Strasburgo dedicato al problema dei rifiuti a Napoli e dintorni, aveva chiarito: «La Commissione europea non è soddisfatta delle misure annunciate perché non prevedono un calendario per la costruzione delle strutture previste». E nelle prossime settimane dovrà decidere se deferire per la seconda volta l’Italia alla Corte di Giustizia europea per il mancato rispetto della sentenza del marzo 2010 in cui veniva sottolineata l’assenza di un piano credibile. «Senza un piano adeguato - aveva detto - ci sarà un nuovo deferimento, con richieste di sanzioni pecuniarie». Con una eventuale seconda condanna arriverebbero infatti anche delle multe, calcolate in base ai giorni di infrazione e proporzionali al pil.