Rifiuti, convocazione per i Comuni dove la differenziata non decolla

La Provincia pensa ad azioni mirate per elevare le percentuali di raccolta
Mirabella tra i centr della black list
19 gennaio 2011 - Lidia Salvatore
Fonte: Il Mattino Avellino

L'amministrazione provinciale al fianco dei Comuni in difficoltà con la raccolta differenziata. È con questo spirito - di sostegno e condivisione di una problematica che va superata, anche per rispettare le indicazioni previste dalla legge - che l'assessore all'ambiente di Palazzo Caracciolo, Domenico Gambacorta ha incontrato i rappresentanti dei sedici comuni che, nel 2010, non hanno raggiunto il 35% di raccolta differenziata. Tra questi, centri importanti come Grottaminarda ed Ariano, ma anche mini comuni come Contrada, Candida, Bagnoli, Quindici, Rocca San Felice e Monteverde. Fa specie la presenza di Mirabella, da anni amministrata da Vincenzo Sirignano - oggi vice presidente della provincia - che, per anni, ha guidato il Cosmari Av2. Con gli amministratori è stato avviato un percorso per mettere in campo azioni mirate, che poggino le basi sulle reali esigenze, a cominciare dalla conformazione territoriale e dalla densità abitativa delle varie zone. L'assessore Gambacorta ha annunciato la disponibilità di palazzo Caracciolo a venire incontro alle amministrazioni territoriali con investimenti per comunicazione istituzionale o piani di raccolta differenziata porta a porta per il raggiungimento della soglia del 50% che la legge impone di raggiungere entro il 2011. «È indispensabile - evidenzia - raggiungere risultati importanti e, per questo, abbiamo inserito, nel bilancio 2011, premialità per i Comuni che faranno sostanziali balzi in avanti. Sono previste anche delle sanzioni per gli enti che non raggiungeranno le percentuali previste dalla legge, ma preferiremmo non arrivare a percorrere questa strada». Il vero obiettivo del vertice convocato presso palazzo Caracciolo è mostrare la disponibilità di un affiancamento, un sostegno per recuperare il terreno perduto. «In alcuni casi - continua Gambacorta - abbiamo registrato dei passi indietro, il dimezzamento della raccolta del vetro, la diminuzione nell'organico. Sono calate un po' la tensione e l'attenzione sulla differenziata. L'obiettivo, invece, è farla tornare una priorità». Intanto, l'indicazione del senatore del Pd Enzo De Luca - di utilizzare le cave abbandonate e dismesse della Campania come siti alternativi alle discariche per gestire la fase di rientro alla normalità della gestione del ciclo integrato - sarà inserita nel testo della relazione del decreto legge 196 del 2010 in materia di gestione del ciclo integrato rifiuti in Campania, in discussione domani al Senato. A deciderlo è stato il Ministro Stefania Prestigiacomo nel corso della discussione, in commissione Ambiente di palazzo Madama, degli emendamenti e degli ordini del giorno presentati al decreto. Via libera anche a due ordini del giorno sottoscritti da un gruppo di senatori con primo firmatario il rappresentante irpino del Pd. Il primo pone come improrogabile l'avvio della bonifica di alcuni siti utilizzati per il deposito dei rifiuti, tra cui le discariche di Ariano e Savignano, oltre alla necessità di predisporre «piani di compensazione» a favore dei comuni e dei territori indicati «per il grave, oneroso ed incommensurabile danno prodotto all'ecosistema». Il secondo ordine del giorno chiede al Governo «di attivarsi affinché la Regione informi il Parlamento con relazione semestrale» sullo stato della gestione dei rifiuti e sull'attuazione delle disposizioni previste nei decreti legge.

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