Mini-disacrica a Ponticelli nel sito dell'Icm

Il Comune individua il sito di trasferenza ma gli altri punti del piano sono fermi
18 gennaio 2011 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Si farà fra Ponticelli e Barra e dunque nella zona orientale la «stazione di trasferenza dei rifiuti» di Napoli decisa al tavolo del 4 gennaio a Palazzo Chigi. Sono passati 13 giorni da quella gelida notte e solo da Napoli è arrivata una risposta concreta. «Abbiamo individuato il sito - racconta l’assessore all’Igiene urbana di Palazzo San Giacomo Paolo Giacomelli - ci sono due opzioni. La zona occidentale e quella orientale. La preferenza va verso quest’ultima dove Asìa ha già delle sue sedi». L’assessore entra nello specifico. «Il luogo è vicino alla ex Icmi si tratta di un impianto al massimo da 400 tonnellate. Il costo è sui 200mila euro compreso l’impianto di depurazione. Lo utilizzeremo come sito di trasferenza solamente nei picchi di produzione della città, i rifiuti potranno rimanere al massimo 48 ore e poi dovranno smaltiti». Insomma il dado è tratto: «Presenteremo il progetto alla Regione - conclude Giacomelli - è questo l’ente che deve approvarlo, noi siamo pronti». Napoli dunque ha scelto e organizzato dove verrà collocata la sua mini-discarica: sostanzialmente è via delle Brecce in un sito dove storicamente sono sempre andati i rifiuti e dove si pensava di costruire anche il termovalorizzatore. Che sarà sempre a Napoli est ma non precisamente da quelle parti. Nell’ex Icmi c’è stato uno storico sito di stoccaggio dei rifiuti. Poi due anni fa bonificato e ripulito per fare posto a un impianto di depurazione. La «stazione di trasferenza» sarà ancora dentro la Icmi o da quelle parti e basta? A progetto concluso ci sarà chiarezza su di un punto dirimente perché sarebbe ben strano mettere la spazzatura di nuovo dentro un sito per il quale si sono spesi soldi per bonificarlo. L’allarme in tal senso lo lancia Patrizio Gragnano di Sinistra ecologia e libertà che dal suo sito va all’attacco: «Verrà ampliato da subito il sito di strasferenza della ex Icmi a Via delle brecce, che diventerà il capolinea per i rifiuti della città. E’ questa la grande strategia che si è individuata per uscire dall’emergenza rifiuti. Complimenti a tutti!». L’esponente dell Sinistra insiste: «Ritengo che la zona orientale possa fare questo sacrificio solo a condizione di una chiara strategia sulla vicenda rifiuti che sostituisca all’inceneritore il sito di compostaggio e del riavvio della raccolta porta a porta». Il resto del piano cosa prevede e a che punto sta? Gli enti locali hanno chiesto al governo «il reintegro delle norme penali per l’abbandono dei rifiuti». Vale a dire l’arresto per chi abbandona i rifiuti dove non può e fuori orario. Il documento venuto fuori da Palazzo Chigi, si compone di due paginette e una decina di punti. Il titolo del testo è significativo: «Prime azioni necessarie per il superamento della situazione di criticità nel settore della gestione rifiuti nella regione Campania». Le azioni si dividono in «strutturali» e «funzionali», tra queste c’è appunto la «disciplina sanzionatoria». Al di là delle sanzioni il primo punto del documento era ed è l’individuazione delle discariche per le quali il presidente della Provincia continua a ricevere dei no dal territorio. Ed entro la fine del mese tutto dovrà essere a regime pena una nuova dichiarazione di stato di emergenza.

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