Isola ecologica: pronto il progetto, tempi incerti
MONDRAGONE. È pronto il progetto per l'isola ecologica di Mondragone. Sorgerà su un'area di circa tremila metri quadrati in via Consortile del Savone, a ridosso della zona industriale. Il costo dell'operazione è di trecentocinquantamila euro, compreso l'acquisto del terreno. È previsto uno spazio per ospitare dieci scarrabili, nei quali sarà possibile conferire vari tipi di materiali. In primo luogo, quelli che fino a poco tempo fa si potevano depositare nel sito di via Fantini: rifiuti ingombranti, come elettrodomestici, mobili, materassi, ed elettronici, come televisori e computer. Oggetti che, dopo la chiusura dell'impianto di via Fantini, la gente ha ripreso ad abbandonare ai margini delle strade periferiche o a ridosso degli argini dei torrenti Agnena e Savone. Una rampa, che partirà dalla strada, immetterà direttamente al punto di conferimento. Previsti un impianto di recupero, a tenuta stagna, di eventuale percolato: un piazzale in cemento; una rete di protezione con barriera di piante; la videosorveglianza; l'illuminazione. Restano da decifrare i tempi per completare il progetto, che giovedì riceverà il via definitivo della giunta comunale. Poi, ci sarà da accendere il mutuo, indire la relativa gara d'appalto e decidere a chi dare in gestione l'isola. «Speriamo di aprire la struttura per fine anno», afferma l'assessore all'Ambiente, Mario Fusco, per il quale «è un tassello essenziale per arrivare ad una vera differenziata». Un altro importante tassello sarà messo lunedì in prefettura a Caserta, con la ratifica del passaggio di cantiere dal Cub all'Ecological Service, incaricata dal Comune della raccolta in città. «Avvieremo una raccolta differenziata per il multimateriale e la carta. Per l'umido, in prima battuta ci dedicheremo alle grandi utenze, ristoranti, pizzerie, punti vendita e di confezionamento dei prodotti ortofrutticoli», conclude Fusco.