"Rifiuti, va superata la logica dell'emergenza"
Andare al di là dell'emergenza rifiuti superando la politica delle deroghe attraverso la messa in rete di tante esperienze portate avanti da alcune amministrazioni diversamente sensibili. Questa è la sfida lanciata ieri pomeriggio dalla Chiesa del Carmine durante l'incontro dal titolo «Rifiuti oltre le emergenze» organizzato da Sinistra ecologia e libertà, «Fabbriche di Nichi» e da «La Nuova Sinistra con Vendola». «I rifiuti non possono essere visti soltanto come un problema - spiega Gennaro Imbriano, componente dell'assemblea regionale di Sel - Economia ed ecologia possono camminare insieme. La politica deve capire che implementare i lavori verdi, in un momento difficile come questo, può essere una delle strade migliori da intraprendere per uscire dalla crisi. Per questo bisogna attivare una nuova filiera del riciclaggio». Durante l'incontro è stata presentata alla cittadinanza l'inchiesta prodotta dai componenti dell'assemblea provinciale di Sinistra ecologia e libertà sui rifiuti tossici sversati illegalmente nei siti di compostaggio di Pianura. «È da qui che bisogna partire - spiega Concetta Mattia esponente di Sel all'assemblea provinciale -. Un'informazione corretta e puntuale, da non confondere con quella somministrata a cose fatte e provvedimenti presi, è l'unico modo per rendere partecipe il cittadino. I comitati spontanei per la salvaguardia della salute pubblica e del territorio nascono proprio per questo motivo. I cittadini vogliono essere coinvolti nella fase decisionale e non tenuti ai margini del dibattito politico». L'incontro è stata l'occasione per raccontare una delle esperienze ecologiche più all'avanguardia nel nostro paese: la partnership tra i 78 comuni della provincia di Benevento e il Centro di Riciclo di Vedelago in provincia di Treviso fortemente voluta dall'assessore alle politiche ambientali dell'amministrazione provinciale sannita, Gianluca Aceto. «In un clima difficile come quello del 2008, quando si voleva aprire una nuova discarica da 900 mila metri cubi in una zona ad alto rischio idrogeologico come quella di Sant'Arcangelo Trimonte, abbiamo deciso di scommettere su un nuovo piano integrato dei rifiuti». A Benevento si è così avviato un rapporto di collaborazione per l'implementazione e la riconversione dei vecchi Stir in un impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) con annesso Impianto di Estrusione per la produzione di Materie Prime Secondarie (MPS). Si tratta della prima intesa del genere in tutto il Mezzogiorno atta al trattamento dei rifiuti per produrre delle risorse per tutta la popolazione. «Questa è l'unica risposta che anche Avellino deve saper dare all'emergenza rifiuti - spiega Gennaro Imbriano -. Bisogna prima di tutto attuare una riduzione volumetrica dei rifiuti da portare in discarica. Subito dopo bisogna attivare un ciclo virtuoso che riesca anche a produrre ricchezza, creando lavoro e nuove economie. I lavori verdi posso fare uscire il Paese dalla crisi e la politica deve smetterla di credere che la soluzione all'emergenza sia soltanto quella di individuare un buco dove nascondere la nostra immondizia». Il superamento definitivo di quest'emergenza, almeno secondo Sel, passa da una nuova politica. Quella che sceglie la riduzione, il recupero e il riutilizzo come pratiche efficienti e sostenibili per una moderna gestione dei rifiuti.