Via alle analisi nella cava, verdetto tra 20 giorni
La premessa, non irrilevante, è che «all’interno del sito per i carotaggi e le analisi dovranno entrare soltanto mezzi civili». Oggi alle sette i tecnici entreranno nella cava di Chiaiano per effettuare tutti le indagini tecniche alle quali è subordinata la realizzazione del sito. Analisi che dovranno terminare entro venti giorni e che procederanno, per questo, a tappe forzate. L’area della cava sarà divisa in quadrati con lati di 50 metri in modo da verificare capillarmente l’intero spazio. Saranno, quindi, censiti tutti i pozzi privati esistenti nell’area perché proprio l’impatto sulle falde acquifere sarà un punto centrale nel dossier che dovrà essere stilato dai tecnici. Fondamentali, perciò, saranno le trivellazioni per raggiungere e analizzare la falda acquifera, i cosiddetti carotaggi che dovranno valutare a che profondità scorre l’acqua e se ci sono pericoli di contaminazioni. Il carotaggio è una tecnica di campionamento e consiste in prelievi di campioni di roccia cilindrici. Si distingue fra carote di fondo e carote di parete. Le carote di fondo possono essere lunghe fino a 27 metri circa, le carote di parete sono piccoli cilindri di roccia, (diametro di circa 2 cm e lunghi 4 cm al massimo) prelevati dalle pareti del foro, dopo la sua perforazione e prima del suo rivestimento, tramite dedicati carotieri di parete. Non secondario sarà, poi, l’esito dei rilievi geomeccanici per verificare eventuali pericoli frane. Infine i rilievi atmosferici per monitorare l’impatto ambientale della possibile discarica. Sono cinque gli esperti e tre gli uditori che, su indicazione degli enti locali e dei comitati di cittadini, faranno parte del tavolo tecnico deciso dal sottosegretario Guido Bertolaso per effettuare le verifiche e le indagini all’interno del sito di Chiaiano. Si tratta di Giovanni De Medici (docente di idrogeologia e geologia applicata), Franco Ortolani (docente di geologia e direttore del dipartimento di Pianificazione e Scienza del territorio alla Federico II), Aldo Loris Rossi (ordinario di Progettazione architettonica ed ambientale alla Federico II), Cosimo Barbato (esperto in materia di inquinamento di matrice ambientale), Angelo Spizzuoco (ingegnere geotecnico) e degli uditori Domenico Cicchella (geochimico dell’Università del Sannio), Maurizio Cice (geologo) e Rodolfo Napoli (ordinario di ingegneria sanitaria ambientale alla Parthenope).