«Mai ricevuto il piano rifiuti» scontro tra Bruxelles e Regione

La UE prepara nota di richiamo
L'assessore Romano replica: documento inviati il 31 dicembre
14 gennaio 2011 - Cristina Marconi
Fonte: Il Mattino

Bruxelles. Due settimane in più per mandare il piano di gestione dei rifiuti a Bruxelles. È quanto ha concesso la Commissione europea all’Italia, spiegando che «entro un paio di giorni» invierà una lettera informale alle autorità campane per chiedere la documentazione, che fino ad ora non è pervenuta a Bruxelles nella forma richiesta. «Abbiamo concesso alle autorità competenti ancora un paio di settimane, ora la lettera partirà nei prossimi giorni», ha spiegato Joe Hennon, portavoce del commissario per l’Ambiente Janez Potocnik, spiegando che «la lettera è stata preparata prima di Natale, ma la spediremo entro i prossimi giorni, e concederemo un paio di settimane per presentare il piano, che avevamo chiesto entro l’anno». Secondo quanto si apprende lo slittamento sarebbe in realtà dovuto a un errore tecnico della Commissione, dove qualcuno si è dimenticato di far partire la missiva. Tuttavia le autorità campane hanno sottolineato di aver già inviato una prima bozza del Piano regionale per la gestione dei rifiuti solidi urbani il 31 dicembre scorso, in una lettera al capo dipartimento per le Politiche comunitarie, Roberto Adam, e al coordinatore della struttura di missione per le procedure d’infrazione, Vincenzo Celeste. In una nota, l’assessorato all’Ambiente della Regione Campania spiega che «si tratta del documento concordato con la delegazione della Commissione europea in visita a Napoli il 22 e 23 novembre scorsi». Bruxelles chiede un piano credibile per la gestione dei rifiuti, tale da risolvere la situazione attuale e garantire che in futuro non si ripetano più emergenze come quella del 2007, che portò all’apertura di una procedura d’infrazione conclusa con una condanna della Corte di Giustizia europea, nel marzo 2010, per «non aver adottato tutte le misure necessarie per evitare di mettere in pericolo la salute umana e danneggiare l’ambiente». Nelle prossime settimane la Commissione dovrà decidere se deferire nuovamente l’Italia alla Corte lussemburghese per non aver rispettato la prima sentenza. Nel caso lo facesse, potrebbero scattare delle multe pesanti per il governo, anche se un secondo pronunciamento dei giudici non sarebbe immediato ma richiederebbe tempi relativamente lunghi. «Fino ad ora non abbiamo visto nessun miglioramento, ora vogliamo sapere qual è il piano concreto delle autorità campane per gestire la situazione», ha spiegato il portavoce Hennon, sottolineando che la missiva contiene «una valutazione, in seguito alla missione a Napoli», degli ispettori Ue, nel novembre scorso, nonché un’indicazione di «quello che la Commissione si aspetta che facciano le autorità». Nei mesi passati il commissario per l’Ambiente ha espresso più volte il proprio scontento e a novembre ha dichiarato di «temere che ci vorranno ancora diversi anni per creare le infrastrutture necessarie a garantire un’adeguata gestione di tutti i rifiuti domestici prodotti in Campania - 7.200 tonnellate al giorno – e per scongiurare l’insorgere di ulteriori emergenze rifiuti».

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