Via alla commissione d’inchiesta sulla gestione del sito di Pianura
Nasce una commissione d’inchiesta sulla gestione della discarica di Pianura e sugli interventi di bonifica. È stato il consiglio provinciale a nominare presidente il consigliere del Pd Livio Falcone (nella foto). Un organo che avrà pieni poteri di indagine, per verificare in che modo sono state condotte le attività di riqualificazione urbanistica nella grande gola di via Contrada Pisani. Spiega oggi in una nota, il neoeletto presidente della commissione d’inchiesta, Falcone: «Appurato che in particolare, tra il 1998 e il 1991 dalla sola Acna di Cengio della provincia di Savona, sono stati sversati nella medesima discarica 1 mld e 300 mln di m3 di fanghi; 300.000 m3 di sali iodici: 250.000 tonnellate di funghi velenosi a base di cianuro; 3,5 mln di m3 di peci nocive contenenti diossine, ammine, composti organici derivanti dall’ammoniaca e contenenti azoto; ma anche che il Gip di Napoli Alessandro Buccino Grimaldi ha disposto la riapertura delle indagini sui veleni sversati nella ex discarica Di.Fra.Bi; rilevato che, in alcune zone del territorio di Pianura sembra registrarsi un’incidenza di casi tumorali e di altre malformazioni più elevata che nella media e potenzialmente riconducibili al disastro ambientale in corso, saranno esercitate tutte le attività possibili di accertamento e di indagine». Senza intralci, né sovrapposizioni con le indagini condotte dalla pg, un nuovo organo di controllo e verifica per accertare anche l’incidenza dei tumori in una zona da sempre ritenuta a rischio.