«Da Provincia e Comuni siti alternativi»
I siti indicati dal decreto non sono automaticamente quelli in cui saranno sversati i rifiuti. Il governo ha deciso con la necessaria fermezza per risolvere il problema, ma anche aprendo ulteriori spiragli di partecipazione da parte degli enti locali e delle comunità di riferimento». Nicola Cosentino, sottosegretario all’Economia e coordinatore regionale di Fi, ieri mattina ha fondato proprio sulla soluzione dell’emergenza rifiuti la necessità di ripresa economica della provincia di Caserta. «Purtroppo 14 anni di errori e sprechi del centrosinistra in Campania - ha aggiunto Cosentino - hanno lasciato il segno. Qui, oltre agli annosi problemi occupazionali, sono in crisi settori come la produzione di prodottoti tipici, l’agricoltura, l’allevamento. Ebbene si può invertire la tendenza solo con un doppio recupero: dell’immagine di Caserta e della Campania, di credibilità delle istituzioni». E Cosentino, nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il coordinatore provinciale Giuseppe Sagliocco, il consigliere regionale Romano, l’europarlamentare Riccardo Ventre, il deputato Giovanna Petrenga, il senatore Pasquale Giuliano, ha anche indicato un percorso istituzionale. «Finalmente la provincia e i sindaci devono elaborare un piano con indicazione dei siti per le discariche - ha ribadito Cosentino - io sono pronto a facilitarne la trasmissione al sottosegretario Bertolaso che non avrà difficoltà a prendere in esame soluzioni alternative, se fattibili. Naturalmente, in caso di ulteriore inerzia, resteranno i siti indicati perché i rifiuti vanno assolutamente tolti dalle strade. Un ulteriore elemento riguarda inoltre la effettiva temporaneità delle discariche, su questo Berlusconi è stato chiaro. Discariche in tutte le province solo per il tempo necessario a realizzare i termovalorizzatori». Sulla necessità di far da stimolo per superare l’inerzia dell’amministrazione provinciale di Caserta si era soffermato poco prima il coordinatore provinciale Sagliocco: «La situazione è grave, il territorio deve riappropriarsi della protestà di decidere e programmare se non vuole subire le scelte che vengono dall’alto. Ancora una volta i sindaci del centrodestra, i consiglieri regionali, i rappresentanti di Governo sono pronti. Misuriamo nei fatti la fattività della Provincia. Ma subito, altrimenti non possiamo lamentarci se i siti restano quelli indicati». Al protocollo d’intesa capestro, firmato da De Franciscis e Petteruti che ha consentito la creazione della discarica Lo Uttaro, ha fatto riferimento il senatore Pasquale Giuliano, recentemente nominato presidente della commissione lavoro del Senato. Sulla necessità da parte del centrodestra di dare ora un segnale concreto di fattività si è inoltre soffermato l’europarlamentare Riccardo Ventre mentre il consigliere regionale Paolo Romano ha suggerito di cogliere al volo l’opportunità offerta da Cosentino. Ad un certo punto, a nome dei Comitati contro l’emergenza rifiuti, è intervenuta Giovanna Maietta che ha consegnato un documento contro la scelta della cava Mastroianni per ospitare una discarica richiamando i politici di centrodestra alle battaglie fatte nei mesi scorsi contro Lo Uttaro. «Come sempre teniamo in considerazione tutti i suggerimenti - ha concluso il sottosegretario Cosentino - ma resta il fatto che non si può più tergiversare. A cittadini vanno date tutte le garanzie, l’approccio deve essere quello del dialogo e della collaborazione, ma i rifiuti vanno tolti subito dalla strada e smaltiti in maniera ecocompatibile».