Pressing per evitare l’apertura della cava
L’obiettivo è quello di prendere tempo, sperare in una positiva soluzione del caso Chiaiano e confidare in un rapido completamento delle due nuove piazzole che si stanno realizzando a Ferrandella. In questo modo, risolto il nodo Napoli (che incombe su Caserta e su Serre), allargata la capienza di Santa Maria la Fossa, verrebbero meno i requisiti di urgenza per l’allestimento di un’altra discarica in località Torrione. Ufficialmente il Comune di Caserta ribadisce il suo no allo sversamento dei rifiuti nella cava Mastroianni e si prepara a un tavolo di confronto con il sottosegretario Guido Bertolaso: «Apprezziamo la sua disponibilità a dialogare con gli enti locali - ha dichiarato l’assessore all’ambiente, Luigi Del Rosso - e speriamo vivamente che prenda in debita considerazione quanto sancito dal protocollo d’intesa siglato qui a Caserta nel 2006 che escludeva categoricamente l’apertura di altre discariche oltre a Lo Uttaro. A tal fine intendiamo appellarci a tutti i parlamentari di Terra di Lavoro, a prescindere dal colore politico, affinché collaborino con noi per scongiurare lo scempio della cava Mastroianni». Nei prossimi giorni, intanto, i tecnici di Bertolaso effettueranno un sopralluogo nei siti individuati dal decreto per verificarne la fattibilità. Intanto sembra essersi arenata la richiesta avanzata dall’amministrazione Petteruti di sversare a Serre le ultime mille tonnellate di eccedenze che ancora ingombrano il capannone dell’ex Ucar Carbon. Al momento infatti il Comune capoluogo è stato autorizzato a smaltire soltanto la quota giornaliera di 120 tonnellate destinata al Cdr di Santa Maria Capua Vetere. Sul piano della raccolta differenziata, sembra invece avvicinarsi la data di aggiudicazione del bando di gara. Superati gli ostacoli burocratici (l’unica candidata, la Ecologia Sa.Ba. di Ercolano, ha infatti consegnato all’ente tutta la documentazione necessaria dimostrando di possedere i requisiti previsti) il Comune potrebbe affidare l’appalto di igiene urbana entro questa settimana. Questa mattina infine, nel corso della riunione dei capigruppo, saranno rese note le date del prossimo consiglio comunale incentrato proprio sull’emergenza rifiuti e sul decreto che individua i siti per lo smaltimento. Ieri sera, intanto, il sottosegretario Bertolaso, parlando dei tempi necessari per la realizzazione degli impianti in Campania, ha detto che per il termovalorizzatore di Santa Maria la Fossa «c’è già il progetto e il terreno, i lavori cominceranno entro il 2008». Stop invece al conferimento di ecoballe nel sito di San Tammaro (ne sono state accantonate 10.500) mentre per fine giugno, su input del presidente Isidoro Orabona, è stato convocato il Cda del consorzio Ce 2 per lo scioglimento e la messa in liquidazione (secondo quanto prevede il dl): un unico soggetto coordinerà le attività dei 9 consorzi di Napoli e Caserta che sono stati soppressi.