Serre, torna la linea dura: stop ai rifiuti

Cornetta martedì incontra il Ministro dell'Ambiente
Polemica con Ciielli e Cladoro
9 gennaio 2011 - Oreste Mottola
Fonte: Il Mattino Salerno

Serre. Dal municipio di Serre ribadiscono ancora con maggiore forza che la linea non è cambiata, anzi non è mai stata in discussione, Macchia Soprana non tornerà a ingoiare rifiuti con il placet locale. La telefonata di Berlusconi per caldeggiare la disponibilità e la successiva trattativa condotta direttamente da Stefania Prestigiacomo sembrano non avere riscontri. Cornetta si ferma al primo capitolo: le bonifiche, i soldi per il ristoro ambientale e la sicurezza assoluta per le acque del Sele. Non va avanti a sposare l’idea di “prendersi” altre 130mila tonnellate di rifiuti in cambio di 12 milioni di euro. Ancora meno funziona la volontà decisionista di Edmondo Cirielli e di Roberto Celano. Che irrita ed irrigidisce un po’ tutti qui a Serre. A cominciare da chi politicamente si riconosce nel Pdl. Il sindaco Palmiro Cornetta in serata si è riunito a lungo i suoi consiglieri comunali. Segretezza sulla discussione ma filtra che c’è stata una richiesta per accentuare l’operazione verità da portare avanti con la maggiore efficacia possibile. «Non è possibile che qui si continua a scambiare la cortesia istituzionale e il rispetto dei ruoli per disponibilità a chissà cosa. Gli dai un dito – dice Cornetta - e si prendono la mano. Almeno quelli che stanno più in alto, vedi Berlusconi e Prestigiacomo, hanno comportamenti seri, si rendono conto che ci sono dei problemi, Caldoro mi telefona, gli altri si limitano a fare i caporali che impartiscono ordini ai soldatini. Prendete il caso di Cirielli, fosse stato per lui qui i rifiuti sarebbero arrivati da ottobre. Se gli piace fare il fascista lo faccia a casa sua. Io sono un democratico, e quindi mi rapporto alla mia gente, ed io Macchia Soprana non l’ho mai voluta ma subìta». Il sindaco non ha ritenuto opportuno far tenere il consiglio comunale straordinario: «È dal 2008 che abbiamo deciso che per lo smaltimento dei rifiuti della Campania abbiamo già dato. La linea non cambia. Non c’è niente da mutare». Sì, ma cosa vuol dire il nuovo incontro romano di martedì prossimo al ministero dell’ambiente? «Si va dalla Prestigiacomo per confrontare i primi risultati della nostra commissione tecnica con i nuovi dati che ci consentirà l’accesso alla documentazione del ministero dell’ambiente. All’ordine del giorno c’è solo lo stato di sicurezza ambientale di Macchia Soprana. Ogni altra dietrologia è del tutto infondata e appartiene al Carro di Tespi approntato dai miei detrattori. Chi colpisce me sappia che tocca gli interessi di un’intera comunità». Ai nuovi colloqui sarà presente direttamente il ministro Prestigiacomo, che alla questione Serre attribuisce grande importanza, il sindaco Palmiro Cornetta accompagnerà anche i tecnici nominati per portare avanti indagini parallele all’Arpac e all’Ispra. Bisogna ricordare, infatti, che dopo le analisi svolte sul terreno e sulle acque di ruscellamento è data come concreta la possibilità che nella discarica siano stati sversati non solo rifiuti urbani. La relazione del geologo Giuseppe Parlato riferirebbe di presenze al di sopra della norma di ferro, zinco e mercurio. Proprio per questo è necessario che sia sgombrato ogni dubbio sulla presenza di percolato nel canale di scolo delle acque reflue che conduce fino a valle e fino alle sponde del fiume Sele. Accanto a chi tratta e tesse la tela per un’intesa che non scontenti nessuno c’è chi continua a tenere alti i toni del confronto dialettico. Sono gli effetti di un documento che il «coordinamento del Pdl di Salerno» ha diffuso capillarmente. E’ al vetriolo. «…Le sceneggiate di Cornetta furono utili (in perfetto stile comunista) a spostare la discarica a confine con Postiglione, in un sito geologicamente meno idoneo». La conclusione è ancora più bruciante: «…Per effetto di questi aborti politici, oggi si è costretti a riaprire una discarica: la responsabilità e il buon senso impongono… la messa in sicurezza con il riempimento delle vasche con ulteriore conferimento di 120mila metri cubi di rifiuti».

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