«Pochi uomini molti risultati: ma ora servono rinforzi
Appena ha saputo del nuovo intervento degli uomini del comando di Napoli, il segretario del sindacato nazionale forestale, Andrea Laganà, ha contattato il comandante Mottola per complimentarsi con lui «siete la dimostrazione evidente della capacità di superare gli ostacoli che hanno tutti gli uomini e le donne della forestale», ha detto al telefono.
Laganà, la forestale di Napoli diventa simbolo di tutto il Corpo? «Quella di Agnano è solo l’ultima di una lunga serie di operazioni condotte dagli uomini di Napoli. Anche lì, come in tutta la nazione, a dispetto della mancanza di mezzi e di personale, il corpo forestale è un punto di riferimento».
Però i problemi restano. «Certo che i problemi restano, ma il sindacato nazionale forestale mette sul tavolo delle rivendicazioni, come forma di lotta, l’impegno e l’abnegazione di tutto il personale».
Singolare metodo di confronto. «Solo dichiarandoci ”innamorati” del Corpo possiamo chiedere di avere più mezzi e più personale». Quanti sono gli uomini della forestale? «In tutta Italia sono ottomila, come gli agenti della municipale della sola città di Roma».
E i compiti sono tantissimi «In certe periferie e zone rurali siamo l’unico baluardo dello Stato. Difendiamo boschi e selve con passione. Nelle grandi aree urbane siamo sentinelle al servizio dei cittadini, come dimostra l’impegno della stazione di Napoli, una città dove l’emergenza è pane quotidiano».
Agli occhi dei cittadini la forestale dovrebbe occuparsi solo di boschi. «Siamo impegnati a 360 gradi nella tutela della legalità. Svolgiamo compiti di pubblica sicurezza, di presidio del territorio oltre, naturalmente, alla naturale vocazione verso le aree verdi».
Vi sentite valorizzati? «Una recente indagine ci colloca come i più amati tra gli uomini in divisa. A molti sembrerà un risultato modesto, per noi l’affetto dei cittadini è determinante».