Agnano, un mare di veleni nel parco delle terme
Non c’è pace per il parco delle Terme di Agnano. Dopo il blitz di settembre, quando furono sequestrati duemila metri quadrati di terreno sul quale era stata creata una discarica abusiva, ieri c’è stato un nuovo intervento dai risultati decisamente più sconvolgenti. Stavolta il corpo forestale dello Stato ha posto sotto sequestro una immensa area di 45mila metri quadrati: per avere un’idea della vastità del territorio sequestrato, immaginate di vedere cinque campi di calcio messi in fila e interamente ricoperti di rifiuti d’ogni genere, dalle carcasse d’auto ai tronchi delle palme colpite dal punteruolo rosso, da migliaia di copertoni a tonnellate di rifiuti edili sui quali campeggia, drammaticamente, l’amianto. Per il blitz di ieri mattina è stato determinante il contributo di Terme di Agnano Spa che ha chiesto l’intervento degli uomini in divisa. Il personale della struttura, infatti, aveva notato la violazione dei sigilli posti all’interno del parco al termine del sopralluogo del 21 settembre in una piccola area adibita a discarica abusiva. La segnalazione è stata immediatamente inoltrata alla forestale e il comandante provinciale Vincenzo Stabile ha dato incarico agli uomini della stazione di Napoli di procedere al nuovo sopralluogo. Due pattuglie del corpo forestale, guidate dal comandante di Napoli Roberto Mottola, si sono presentate ieri mattina al varco esterno del parco, quello che confina con l’ippodromo, dove sono state accolte dal personale delle Terme di Agnano Spa che ha partecipato a tutte le fasi del sopralluogo. Dopo aver verificato la violazione dei sigilli e il deposito di nuovo materiale pericoloso (in particolare decine di metri quadrati di mattonelle speciali per la sopraelevazione dei pavimenti), gli uomini del corpo forestale hanno potuto procedere a un sopralluogo delle aree circostanti che, nel corso del blitz di settembre, erano ricoperte da una fitta vegetazione. Il controllo ha rivelato la presenza di altre vastissime aree di deposito illegale di rifiuti, così dai duemila metri sequestrati a settembre si è passati ai 45mila ai quali ieri sono stati apposti i sigilli. Gli uomini del corpo forestale hanno trovato carcasse di auto date alle fiamme, residui di lavori edili sui quali troneggiavano pezzi igienici divelti dai bagni, quintali di pneumatici abbandonati. La zona che ha maggiormente attratto l’attenzione della forestale è una vastissima zona sulla quale sono stati abbandonati centinaia di pezzi di tronco di palma. Si tratta delle piante aggredite dal punteruolo rosso che sono state abbattute e che dovevano essere trasportate in discariche speciali: sono state, invece, accatastate a centinaia dentro al parco delle Terme di Agnano. C’è stato anche un tentativo di dare alle fiamme quel legno infetto che, però, ha resistito all’incendio ed è rimasto quasi intatto. All’interno dell’area sono state anche individuate strutture abusive: poste sotto sequestro due casupole di cemento e due baracche di lamiera. Rintracciati e sequestrati anche un camion e un trattore. Sono in corso anche accertamenti sulla provenienza di un gommone con motore trovato su un carrello all’interno del parco e di due motori di automobile (uno di una Audi V6 e uno di una Peugeot) che sono stati trovati nascosti sotto teloni.