Compostaggio, a Pomigliano un impianto a pannelli solari

Sarà in grado di trattare 30mila tonnellate l'anno di frazione organica
9 gennaio 2011
Fonte: Il Mattino

A Pomigliano d’Arco nascerà un impianto di compostaggio «a digestione anaerobica» alimentato dall’energia solare. Un impianto, il primo in provincia di Napoli, che - assicurano i responsabili della società Enam, promotrice del progetto - sarà in grado di trattare 30mila tonnellate all’anno di frazione organica dei rifiuti solidi urbani prodotti nell’area da Nola a Pomigliano consentendo di ridurre enormemente i costi del trasporto fuori regione attualmente sostenuti da tutti i comuni per il conferimento della frazione umida in discariche. Per digestione anaerobica gli esperti intendono la degradazione della sostanza organica da parte di microrganismi «in condizioni di anaerobiosi», ovvero in assenza di ossigeno. Si tratta di un processo alternativo al compostaggio, che è al contrario strettamente aerobico (avviene cioé in presenza di ossigeno). La digestione anaerobica permette la valorizzazione della frazione umida dei rifiuti, da trattare assieme ai reflui zootecnici. È possibile così ottenere biogas utilizzabile per produrre energia elettrica e termica e bloccare buona parte dell’azoto contenuto nel cosiddetto «digestato», utilizzabile per produrre concimi chimici facilmente trasportabili a basso costo. La percentuale di metano nel biogas varia a secondo del tipo di sostanza organica digerita e delle condizioni di processo, da un minimo del 50% fino all’80%. Separando la parte solida del «digestato», da utilizzare come fertilizzante organico e distribuendo il liquido che rimane a basso contenuto di azoto sui terreni limitrofi, si può risolvere il grave problema degli eccessi di azoto nelle aziende zootecniche e anche ridurre fortemente gli odori fastidiosi, con costi molto ridotti. «Sarà una vera multipiattaforma ambientale, con la realizzazione di un solare termico per la fornitura di acqua calda sanitaria per le docce presenti negli spogliatoi dell’impianto per il trattamento rifiuti, un solare fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da vendere totalmente in rete da ubicare sulle coperture dei capannoni. Inoltre - spiega Nicola Di Raffaele, top manager della Enam, la società che gestisce anche la raccolta dei rifiuti a Pomigliano - il sito per il trattamento dei rifiuti sarà dotato di un impianto solare fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da autoconsumare per gli usi interni per una potenza di circa 20 kWp. Il costo complessivo del progetto per la realizzazione degli impianti solari è pari a circa due milioni e mezzo di euro». «Tratteremo la frazione organica dei rifiuti - sottolinea Di Raffaele - e contemporaneamente produrremo energia con vantaggi economici per i comuni che conferiranno e un considerevole impatto occupazionale per il territorio. L’impianto sarà quasi autonomo dal punto di vista energetico, nel senso che produrrà energia che verrà messa in rete ma anche energia per consumi interni».

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