Gassificatore, appello a Tartaglione «Quella delibera è sbagliata, ritirala»
"Difendiamo la salute di tutti"
«La delibera di giunta n.437, con la quale si dà l’avvio all’iter finalizzato all’allocazione di un impianto di trattamento termico con tecnologia avanzata di gassificazione a Marcianise deve essere ritirata». Lo chiedono al sindaco, Antonio Tartaglione, il comitato «Mamme e famiglie», numerose associazioni e le forze politiche di minoranza attraverso un manifesto affisso in città. La richiesta è, in pratica, il risultato di un incontro-confronto svoltosi lo corso 28 dicembre nella biblioteca comunale tra i partiti, le associazioni del territorio, i cittadini e l’amministrazione comunale. «In quella occasione – dicono i firmatari del manifesto – il sindaco, sollecitato dai convenuti a chiarire le finalità della delibera 437, che impegnava il Comune a reperire un sito sul nostro territorio per la costruzione di un gassificatore, capace di incenerire annualmente 90 mila tonnellate di rifiuti, non ha dato sull’argomento risposte esaurienti e definitive sulla volontà dell’amministrazione». Tartaglione, infatti, presente alla riunione con l’assessore all’ambiente, Giulio Salzillo, avrebbe giustificato l’adozione della delibera con l’intento di provocare un dibattito in città sul tema dei rifiuti. Del resto, già qualche giorno fa, il primo cittadino aveva dichiarato che quella del gassificatore non è altro che una proposta in stato embrionale e che tutto sarà da decidere, sia sul piano politico che su quello ecologico, in futuro sulla base delle valutazione vantaggi/svantaggi. «La delicatezza del problema – aggiungono le associazioni ed i partiti - che coinvolge questioni igieniche, ambientali, economiche e, complessivamente, una consistente parte del futuro della città, implica un coinvolgimento di tutti i cittadini. La delibera di giunta 437, probabilmente formulata in buona fede ed in un momento in cui la questione dei rifiuti tormenta un po’ tutti, non può bypassare le complessità dei problemi che pone e, perciò, in omaggio al principio di una democrazia partecipata, di cui, in tante occasioni, il sindaco si è indorato, va immediatamente revocata». Le associazioni, che tra l’altro parteciparono lo scorso 11 dicembre alla manifestazione di protesta silenziosa per reclamare un impegno a favore dell’ambiente e contro la realizzazione del gassificatore, intendono, quindi, dialogare con l’amministrazione comunale per una soluzione che non metta a repentaglio la salute dei cittadini. L’appello al sindaco, sottoscritto dal comitato Mamme e famiglie, dalla comunità dei frati francescani, dal gruppo Arca di Noè del convento di San Pasquale, dall’associazione Mos’s, dall’Ordine francescano secolare, dall’associazione Santa Maria dell’accoglienza e dai partiti Api, Idv, Pd, Psi e Sel e Speranza Provinciale, conclude: «È, il nostro, un invito pacato, equilibrato, responsabile e costruttivo, che sollecita una riflessione più oculata ed è sorretto dalla fondata speranza che anche i nostri amministratori amino, come noi, Marcianise».