Quaranta magistrati guidano la mobilitazione «Così la politica punta a controllare le indagini»

Rifiuti, pm in rivolta contro la superprocura

Bocciato il Tribunale speciale in materia ecologica: «È incostituzionale». Chiesto l’intervento del Csm
27 maggio 2008 - Leandro Del Gaudio
Fonte: Il Mattino

L’assemblea dei pm napoletani boccia la Procura regionale specializzata in materia ambientale e chiede l’intervento di Anm e Csm. Un no secco anche ad altri provvedimenti contenuti nel decreto legge presentato a Napoli la scorsa settimana dal premier Silvio Berlusconi. Non piace la nascita di un Tribunale speciale - una sorta di gip collegiale chiamato a vagliare le richieste di misure cautelari - né i limiti posti dall’esecutivo in materia di sequestro di siti di stoccaggio e discariche. Quaranta pubblici ministeri su centodieci, ottavo piano. L’assemblea è stata convocata su richiesta del pm Giuseppe Narducci e ha fatto registrare un consenso compatto e «trasversale», da parte di esponenti delle diverse correnti di magistratura associata. Oggi, il documento sarà fatto girare per consentire anche ai pm assenti di sottoscriverlo, e poi sarà spedito a due organi rappresentativi istituzionali: alla giunta dell’Anm di Napoli, presieduta dal pm Sergio Amato (ieri presente in assemblea) che si riunirà quest’oggi e al Csm. In sintesi - stando agli interventi tenuti ieri - la nascita di un pm regionale specializzato in materia ambientale è incostituzionale. E rappresenta un pericoloso tentativo di stabilire un nesso causale tra l’emergenza rifiuti in Campania e l’attività finora svolta dalle Procure del territorio. Prima dell’apertura dell’assemblea, il procuratore Giovandomenico Lepore aveva girato una mail ai suoi sostituti, per definire in modo ufficiale quali sono le competenze della cosiddetta «superprocura»: «Si dovrà avere riguardo esclusivamente ai reati previsti dal decreto legislativo 152/2006 - scrive Lepore, via posta elettronica -, quali l’attività di gestione di rifiuti non autorizzata; inosservanza dell’obbligo di bonifica dei siti; trasporto di rifiuti pericolosi senza il formulario; false indicazioni nella predisposizione di certificati di analisi di rifiuti ed uso di falsi certificati durante il trasporto; traffico illecito dei rifiuti; attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti». Nel pomeriggio fioccano, dunque gli interventi. Contro la Superprocura intervengono Antonello Ardituro (esponente di Movimenti riuniti), Marco Del Gaudio e Vincenzo Piscitelli, entrambi riconducibili a Md, rispettivamente in forza alla Dda e al pool crimini economici; intervengono anche i pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, i due titolari del processo a carico del governatore Antonio Bassolino, dell’ex commissariato dei rifiuti e degli ex vertici della Impregilo; i magistrati Francesco Valentini e Enrica Parascandolo. Perplessità, critiche compatte verso una riorganizzazione che non piace. E che sembra il frutto di un’ingerenza della politica sulla gestione delle indagini, in una regione che appena qualche mese fa si è trovata al centro di una bufera politica per l’inchiesta sammaritana sulla famiglia Mastella. Ultimo atto nella riunione dei pm di ieri pomeriggio, una lettera a Lepore per chiedere lumi sulla futura assegnazione di migliaia di fascicoli che arriveranno a Napoli.

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