Il piano di Cesaro

«Subito tre discariche da 400mila tonnellate»

8 gennaio 2011
Fonte: Il Mattino

Corsa contro il tempo in Provincia per individuare dove costruire le discariche in attesa che prendano corpo i termovalorizzatori. Il presidente Luigi Cesaro dice che potrebbero essere addirittura tre quelle necessarie. A spiegare il perché di questa novità è lo stesso numero uno di piazza Matteotti. «Dopo la soluzione della cosiddetta vertenza Terzigno, dissi che per l’individuazione della nuova discarica che dovrà servire la provincia di Napoli, bisognava adottare la stessa strategia. La mia idea in merito non è assolutamente cambiata». Nella sostanza il presidente vuole che i siti siano concertati con i territori. Ma il tempo stringe e non si può andare tanto per il sottile: «Dalla riunione a Palazzo Chigi - continua Cesaro - è emersa l’esigenza di attrezzarci per lo smaltimento di un milione di tonnellate di rifiuti, non di trovare un’unica discarica di tale capienza. Sarebbe indubbiamente la via più semplice, ma non la più giusta: piuttosto dobbiamo optare per tre soluzioni che rispondano ad una filosofia comprensoriale sullo stile di quanto adottato per la zona vesuviana. Discariche da tre-quattrocentomila tonnellate di rifiuti al servizio di aree predefinite». Cesaro denuncia tuttavia la scarsa collaborazione dei sindaci: «Sono ragionamenti che faccio ai sindaci che sto contattando, i quali appena sentono la parola discarica, scattano naturalmente sulla difensiva. Bisogna ragionare, parlare, confrontarci ma giungere necessariamente a delle decisioni condivise anche per evitare poi decisioni calate dall’alto che finirebbero inevitabilmente per scontentare tutti». Il lungo sfogo del presidente della Provincia tocca tutti i temi della delicata vicenda della crisi rifiuti: «Credo che nessun amministratore possa ostacolare o ribellarsi all’individuazione di discariche comprensoriali che servano i comuni limitrofi. Mi piace ricordare a tal proposito quello che c’è in una regione vicina quale l’Abruzzo: oltre una decina di discariche per un milione e trecentomila abitanti, un’utenza che è la metà di quella della nostra provincia». Infine su Napoli: «Pianura e Chiaiano hanno raccolto per anni i rifiuti della provincia, ed oggi non mi sembra assolutamente uno scandalo che si possa attuare un processo inverso, parcellizzando i rifiuti in più impianti». Da parte sua, il sindaco Iervolino ha ieri ribadito il suo allarme: «Sappiamo dove sversare i nostri rifiuti fino al giorno 11, poi rischiamo di ricadere in una situazione di incertezza».

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