Barricate a Nola «Pronti a bloccare lo Stir di Tufino»
Nola. «Pronti a bloccare lo Stir di Tufino»: dopo il documento di ieri le barricate di oggi. Dal Nolano spirano venti di guerra e in una nota firmata dal sindaco di Casamarciano Andrea Manzi, presidente del tavolo dei Comuni dell’area nolana si annuncia battaglia contro il proposito mai smentito di realizzare una nuova discarica nel territorio: «Cesaro continua a parlare di condivisione e di coinvolgimento delle amministrazioni locali ma intanto noi, come abbiamo ribadito ieri e sottolineato già un mese fa, siamo ancora in attesa di ricevere risposte su di una proposta fatta dagli stessi amministratori provinciali: la costituzione di ambiti consortili autonomi. È questa l’unica strada per uscire dalla crisi altrimenti quelle di Cesaro restano solo pericolose provocazioni il cui effetto sarà soltanto di scatenare la protesta della popolazione, pronta già da ora a bloccare i camion diretti allo Stir di Tufino». L’assenza di novità nell’individuazione delle discariche da tenere aperte fino a che il ciclo della gestione dei rifiuti non sarà chiuso con gli impianti è peggiore di una cattiva notizia. E mentre i sindaci sono ormai mobilitati scatta il toto -sito. La Provincia di Napoli cerca «buchi» per sistemare i rifiuti e da queste parti non mancano di certo. Le cave del territorio secondo l’ultimo censimento, quello contenuto nel piano regionale del 2006, sono 32 e tra queste 17 sono abbandonate. Un numero altissimo anche se in «nomination» finiscono quelle già prese in considerazione in passato. È il caso della cava che sorge in località «Difesa» a Roccarainola: nel 2001 il commissario straordinario di governo la adocchiò ma poi dovette guardare altrove perché il sito, allora come oggi, era una bomba ecologica, un contenitore di rifiuti tossici in attesa di bonifica. Nel 2007 invece, altra emergenza altra ricerca, fu una cava di Casamarciano ad essere inserita nell’elenco dei 9 siti da destinare allo stoccaggio provvisorio dei rifiuti. Anche in quel caso nulla di fatto. Cave o non cave però i sindaci del Nolano hanno già fatto sapere come la pensano in materia: «Il territorio ha già dato. Abbiamo 2 discariche ed un impianto di trito vagliatura non permetteremo che arrivino altri rifiuti».