Nuova inchiesta sul commissariato. Accordo tra i tecnici, oggi le analisi

Rifiuti, indagato Pansa Partono i test a Chiaiano

L’ennesima indagine giudiziaria condotta dalla Procura di Napoli Via ai rilievi da effettuare dopo la nomina degli esperti periti
27 maggio 2008 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Una giornata convulsa e sul filo della tensione, con un colpo di scena dietro l’altro. Il più clamoroso arriva nella tarda serata: il prefetto Alessandro Pansa ha ricevuto un avviso di garanzia recapitatogli dal procuratore Giovandomenico Lepore nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità nella gestione del commissariato rifiuti. L’indagine è condotta dai carabinieri. Una giornata frenetica e a nervi scoperti. La questione rifiuti ieri ha coinvolto tutti i palazzi della politica, a cominciare dai moti di Chiaiano. Stamane alle 7 i tecnici entreranno nella cava destinata a ospitare la discarica per effettuare le analisi. Entro tre settimane si saprà se nel quartiere a nord di Napoli potrà essere attivato il sito. Esami scelti dai «periti di parte» nominati dai residenti e dai movimenti che non vogliono la discarica: i professori Franco Ortolani, Giovanni De Medici e Aldo Loris Rossi. Sono pronti a garantire che non si tratterà di rilievi «scritti a tavolino» ma «reali e concreti». Mediazione riuscita? Basta battaglie? La certezza si avrà solo quando i tecnici arriveranno a Piazza Titanic, epicentro delle proteste. Se quelle barricate saranno state rimosse, avrà vinto il buon senso. Su questo i rappresentanti della Municipalità di Chiaiano e dei Comuni di Marano, Mugnano e Calvizzano, assieme all’assessore regionale Corrado Gabriele, hanno avuto un lungo faccia a faccia con il prefetto Pansa che ha chiesto proprio la rimozione delle barricate come viatico per il dialogo. Il punto della situazione lo fa Guido Bertolaso - il sottosegretario all’emergenza rifiuti - deciso ad andare avanti senza tentennamenti. Come ha spiegato Bertolaso a «Porta a porta» di Bruno Vespa, «domani mattina (oggi per chi legge) i tecnici potranno entrare nel sito per effettuare gli esami: si tratta di trivellare il terreno fino a trenta metri per vedere se ci sono falde acquifere o rifiuti tossici. Poi in venti giorni i tecnici del Arpac e quelli delle comunità locali faranno tutti gli esami e daranno il verdetto. Se sarà positivo io garantirò il rispetto assoluto delle norme». Bertolaso è determinatissimo, lancia un ultimatum a chi indossa la fascia tricolore e protesta: «La Campania è stata per decenni territorio di discariche abusive, ma nessuno protestava e non mi si venga a dire che queste non erano visibili o conosciute da chi ci viveva vicino. In tante città si vive vicino alle discariche, bisogna farla finita con le strumentalizzazioni. Gli studi che indicano un aumento di tumori per chi abita in prossimità delle discariche si riferiscono a quelle abusive». Un messaggio anche alla Iervolino: «Ho scritto al sindaco chiedendogli di indicarmi un sito per realizzare il termovalorizzatore di Napoli: ha trenta giorni di tempo per decidere, poi bisogna cominciare i lavori». Sull’unico termovalorizzatore utilizzabile in tempi più brevi, quello di Acerra, Bertolaso racconta di «avere la tempistica» ma non la pubblicizza, per metterlo in funzione, mentre per quanto riguarda gli altri disponibili sul territorio campano, Santa Maria la Fossa e Salerno «nell’arco di due anni si potrà cominciare la sperimentazione, in particolare Salerno sta bruciando le tappe». Bertolaso è deciso: «Entro fine anno ogni provincia della Campania dovrà avere una sua discarica, evitando così malumori e proteste». L’obiettivo più ravvicinato bisognerà centrarlo già a giugno. Quando dovrebbero essere operative tutte le discariche eccetto quella di Terzigno. La priorità, sottolinea il sottosegretario, «è chiudere la pagina vergognosa dell’emergenza e per arrivarci servono sette-otto milioni di metri cubi di spazio dove conferire i rifiuti». Il termine «vergogna» ricorre spesso nelle frasi del sottosegretario. Duro è il giudizio sulla differenziata: «È la vera madre di tutte le battaglie e in Campania è ancora una chimera al di là di poche realtà virtuose. Noi puntiamo a realizzarla a Napoli, in tutti i capoluoghi di provincia e nelle città con più di 50 mila abitanti». Bertolaso svela ancora: «Entro l’estate cesserà la vergogna del trasporto di rifiuti via treno in Germania, così come verso le altre regioni che hanno accettato di aiutare la Campania e Napoli». Tante le tipologie di esame che saranno effettuate nel sito. L’area verrà divisa in tanti quadrati da 50 metri per 50, fino al cosiddetto terreno indisturbato. Su queste zolle verranno fatti prelievi; si scaverà fino a trenta metri di profondità per verificare le tenute delle falde acquifere; ci sarà un censimento dei pozzi. E ancora: rilievi geomeccanici per verificare se la cava di tufo è suscettibile di frane.

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