Svolta a Serre trattativa aperta sulla discarica
sul tavolo i nuovi fondi per il ristoro
L’ipotesi di accettare la riapertura della discarica a Serre non più un tabù. Almeno da parte della maggioranza che sostiene l’amministrazione comunale. «Al tavolo per trattare ci siederemo quando lo Stato avrà soddisfatto gli impegni presi con noi nel protocollo d’intesa. Con la disponibilità dei fondi per il ristoro ambientale, la bonifica della discarica di Pagliarone, le condizioni di sicurezza massime per Macchia Soprana».
Questa la posizione più recente del sindaco Palmiro Cornetta. Un passo avanti rispetto a quel deciso: «Nemmeno un grammo di spazzatura in più, tenetevi i circa 12 milioni di euro che ancora ci dovete, anzi dateli subito a chi una discarica è disponibile ad aprirla», urlato nei mesi scorsi. A Serre sia l’opposizione in consiglio comunale che gruppi di cittadini fanno notare come ci siano diversi indizi che riportano a una trattativa già in corso. Una disponibilità motivata anche dal fatto che è difficile impostare una resistenza di lungo periodo come quella del 2006. Un passo dell’intervista del ministro Stefania Prestigiacomo, pubblicata ieri dal Mattino, è assai indicativo: «Per Macchia Soprana ho incontrato il sindaco di Serre, di cui ho apprezzato il senso di responsabilità. Insieme abbiamo avviato un percorso: partire dalla verifica delle condizioni ambientali e di sicurezza del sito ma anche dal rispetto degli impegni assunti nel 2007 a partire dalle compensazioni ambientali che finalmente sono state sbloccate dal decreto. Se i risultati saranno positivi, allora si definiranno condizioni, tempi e volumi». I contatti cruciali sono stati stabiliti nella prima settimana di dicembre: l’incontro direttamente con il ministro dell’Ambiente del primo dicembre e il 5 la telefonata direttamente dal premier al sindaco. Nel frattempo si è lavorato per sbloccare l’arrivo dei fondi per la cosiddetta mitigazione ambientale. L’uscita di Caldoro è stata solo un po’ sommaria, ma vera nella sostanza. Per Angelo Gallo, consigliere dell’Udc non c’è altro da capire: «La discarica riaprirà. C’è solo da concordare quantità e ristoro. Tu dare soldi e io il cammello. Non era questa la linea stabilita. Che Macchia Soprana sia un disastro è chiaro a tutti». Tutto chiarito, allora? No, c’è da attendersi altri colpi di scena, soprattutto per quanto riguarda i lavori della commissione tecnica istituita dal comune. Le «chiacchiere» rischiano di rompere il clima di collaborazione. Nella vicenda locale entrano anche le vicende salernitane legate alla realizzazione del termovalorizzatore e alla querelle politica che oppone Cirielli al ministro Carfagna e al sindaco De Luca. «Leggo che Nicola Landolfi sta per stabilirsi a Serre perché sarà impegnato a tempo pieno nell’erezione delle previste barricate – dice Roberto Celano, presidente di Ecoambiente, la società che dovrà gestire l’intero ciclo dei rifiuti provinciale – finalmente i serresi potranno conoscerlo. Dove è stato quando quel disastro si decideva, progettava e realizzava? Dov’era quando il suo capo, Vincenzo De Luca, diceva che a Serre di discariche bisognava prevederne addirittura due, quindi anche quella aggiuntiva di Valle della Masseria? Quando il suo partito amministrava l’ente provincia non c’è stata certo l’individuazione di un’area alternativa a Serre. Landolfi oggi utilizzi meglio il suo tempo e ci aiuti con proposte alternative e risolutive del problema. Se vuole soffiare sul fuoco il suo gioco per coprire De Luca nelle sue responsabilità sui ritardi nel ciclo industriale dei rifiuti, sarà presto scoperto. I serresi non sanno di cosa farsene di questi masanielli a convenienza...».