«Il risultato più importante resta la salvaguardia di Pustarza»

Gambacorta: "E' stato evitato l'arrivo di pattume nel sito. Ottimo il ritorno economico"
6 gennaio 2011 - mi.dl.
Fonte: Il Mattino Avellino

La consapevolezza di aver tratto il massimo ritorno dall'intesa per la concessione della solidarietà richiesta dalla Provincia di Napoli, tra l'altro salvaguardando la discarica di Savignano. Ma anche la conferma politica del percorso avviato con la creazione di una società a capitale interamente pubblico per la gestione di un comparto delicato come quello dei rifiuti. L'assessore provinciale all'Ambiente Domenico Gambacorta traccia un primo bilancio della provincializzazione del ciclo integrato, in attesa che - attraverso il superamento delle ultime difficoltà e la definizione dei dettagli, soprattutto organizzativi - si avvii la nuova fase a 360 gradi e si possa fare una valutazione generale e puntuale. L'Irpinia, dunque, offre solidarietà al napoletano ottenendo un ritorno concreto, quantificabile in termini economici. «È vero - commenta Gambacorta -, si trae un vantaggio considerevole. In primis, perché i conferimenti del napoletano avvengono secondo le imposizioni tariffarie previste in Irpinia, segno dell'applicazione del principio della provincializzazione. Quindi, c'è il risparmio per la frazione che esce dallo Stir di Pianodardine e viene trasferita, a costo zero, presso il termovalorizzatore di Acerra. Un dato positivo che consente di abbattere i costi della società provinciale». Comunque, il risultato più importante resta quello di aver salvaguardato la discarica di Pustarza. Ed è ciò che evidenzia l'assessore: «Del resto, dobbiamo tendere ad una provincializzazione che sia quanto meno all'80% per rendere più comprensibili i sacrifici richiesti. L'impegno della Provincia di Napoli, a individuare una soluzione alle proprie difficoltà, mi sembra stavolta serio e questo fa ben sperare». La riflessione dell'esponente della giunta Sibilia s'allarga anche al consuntivo del primo anno di vita della società IrpiniAmbiente. L'amministrazione provinciale ha scommesso, dodici mesi fa, per la gestione del comparto rifiuti, da sempre nell'occhio del ciclone, su una società a capitale interamente pubblico. Un percorso, come conferma Gambacorta, che proseguirà in maniera determinata su questa direzione, senza cambiare rotta: «Una valutazione di carattere generale sul primo anno di vita potremo farla solo dopo il 31 marzo, allorquando verrà sottoposta all'assemblea dei soci di IrpiniAmbiente, in questo caso il Consiglio di palazzo Caracciolo, il primo bilancio economico della società. Lo strumento finanziario è fondamentale, anche se non rappresenta l'unico elemento che possa confermare la bontà di una scelta della quale siamo politicamente convinti». Nelle ultime settimane si è parlato soprattutto della vertenza contrattuale per l'acquisizione del personale e dell'entrata a regime della provincializzazione. Si registra qualche difficoltà, soprattutto di carattere organizzativo, ma niente che possa intaccare il ciclo, "del resto - sottolinea l'assessore -, sarebbe inimmaginabile aver definito in maniera puntuale, comune per comune, le modalità di erogazione del servizio. C'è, però, da stare tranquilli: i vertici di IrpiniAmbiente stanno lavorando senza soste sulla gestione".

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