Un polo tecnologico per i rifiuti

Il Presidente della Provincia: ecco come ho convinto Palazzo Chigi.
Si ai ristori per undici comuni
6 gennaio 2011 - Lia Peluso
Fonte: Il Mattino Caserta

Sono due i risultati eclatanti in seguito agli accordi che la Provincia di Caserta ha firmato con il governo; e attengono entrambi al settore ambiente. Il primo prevede, d’intesa con la presidenza del Consiglio, il ministero dell’Ambiente e la Regione Campania, il ripristino ambientale del sito di stoccaggio di Ferrandelle. Il secondo riguarda l’intesa con il ministero dell’Ambiente, per l’avvio delle compensazioni ambientali a favore di 11 comuni della provincia di Caserta. Il ciclo Nel polo tecnologico di San Tammaro, oltre alla discarica, ci saranno l’impianto di captazione del biogas e di trattamento del percolato, con gara già bandita dalla Provincia, che sarà a servizio della discarica e del sito di stoccaggio di Ferrandelle; l’impianto di compostaggio della frazione organica raccolta in maniera differenziata dai comuni e l’impianto di digestione anaerobica, che gradualmente sostituirà quello di compostaggio. A illustrare i risultati è stato il presidente della Provincia Domenico Zinzi: «Siamo qui il giorno dopo la firma di due accordi importanti, siglati a Roma, per rappresentarvi gli importanti obiettivi che abbiamo portato a casa e che rafforzano l’autonomia della Provincia. L’accordo è la conferma del ruolo di primo piano che la Provincia di Caserta sta assumendo. Abbiamo idee chiare che Roma ha dovuto accettare». Sono 63 i milioni di euro destinati alle bonifiche di undici comuni del Casertano con i cui sindaci sta dialogando la Provincia, proprio per le dovute compensazioni. Tra i comuni interessati: San Tammaro, Santa Maria la Fossa, Marcianise e Caserta solo per citarne alcuni. Dieci milioni saranno destinati alla città capoluogo per la caratterizzazione e la bonifica di Lo Uttaro, mentre per la cava Mastroianni - durante la riunione a palazzo Chigi - Zinzi ha ribadito il proprio no all’impiego di quest’ultima come discarica e ha annunciato di aver chiesto al capogruppo Udc al Senato di presentare un emendamento che preveda l’inserimento della cava Mastroianni tra i siti da sopprimere. «Per i poteri che ha la Provincia - ha detto a chiare lettere Zinzi - ci sia o meno l’emendamento, nessuno potrà mai utilizzare la cava Mastroianni come scarico di rifiuti». Inoltre, ha spiegato il presidente - affiancato ieri mattina dagli assessori Carlo Puoti, Gianni Mancino e Umberto Arena, dal direttore generale Raffaele Picaro e dal dirigente Paolo Madonna - la Provincia si impegna a mantenere «la solidarietà nei confronti di Napoli, avviata già lo scorso mese, fino al 10 gennaio. A Maruzzella - ha spiegato Zinzi - non arriverà neppure un chilogrammo di rifiuto da fuori. Chiusa l’emergenza di Napoli, non c’è più nessun vincolo per Caserta. Nell’accordo firmato a Palazzo Chigi, Caserta ha dettato le regole organizzative riguardo agli impianti e il dipartimento della Protezione civile si impegna ad avviare da subito, a proprio onere, lo smaltimento progressivo delle oltre 500 mila tonnellate di rifiuti stoccate a Ferrandelle e delle 200.000 stoccate sulle piazzole antistanti la discarica (il costo è di circa 21 milioni di euro); a consegnare, entro il 15 gennaio, i settori 7 e 8 della discarica di San Tammaro per consentire l’avvio dei lavori che sono fermi dal 4 ottobre scorso; a svuotare in tempi brevi il capannone Mva dello Stir di Santa Maria Capua Vetere supportando economicamente con 30 milioni di euro, assieme alla Regione Campania, la creazione del polo tecnologico di San Tammaro». La Regione da parte sua si impegna a consegnare l’impianto di compostaggio di San Tammaro entro aprile-maggio, finanziando tutte le opere ancora da realizzare. Zinzi e Arena hanno inoltre precisato che i lavori per realizzazione degli impianti saranno progettati dalla società «in house» del ministero e realizzati dal provveditorato alle Opere pubbliche. «Nel polo tecnologico di San Tammaro, oltre alla discarica - ha precisato Arena - con i necessari adeguamenti funzionali, ci saranno l’impianto di captazione del biogas e di trattamento del percolato, con gara già bandita dalla Provincia, che sarà a servizio della discarica e del sito di stoccaggio di Ferrandelle; l’impianto di compostaggio della frazione organica raccolta in maniera differenziata dai comuni (con conseguente risparmio per i cittadini della provincia) e l’impianto di digestione anaerobica, che gradualmente sostituirà quello di compostaggio per garantire la minimizzazione della frazione che va a discarica».

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