«Termovalorizzatori, serve uno sprint basta liti politiche a Napoli e Salerno»

Il ministro Prestigiacomo: nessun sito ancora individuato
Su Serre il sindaco avrà tutte le rassicurazioni
6 gennaio 2011 - Adolfo Pappalardo
Fonte: Il Mattino

«Basta polemiche e ritardi, ora occorre far partire i termovalorizzatori», auspica il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo riferendosi al mancato avvio dei 2 impianti. In particolare su quello di Salerno, per lo scontro tra il sindaco pd e il presidente della Provincia pdl. Perché si rischierebbe di gettare al vento l’intesa raggiunta appena 48 ore fa a palazzo Chigi.
Ministro siamo alla soluzione definitiva? Con il piano varato niente intoppi sino ai termovalorizzatori? «Spero proprio di sì. Abbiamo definito una serie di strategie per affrontare le criticità. Si tratta di azioni strutturali e funzionali che prevedono: l’immediata individuazione di una discarica nella provincia di Napoli e la realizzazione di una stazione di trasferimento, che potrà essere utile per razionalizzare il traffico di mezzi verso gli impianti di smaltimento. E, ancora, la realizzazione di siti di compostaggio e un impulso immediato per accrescere significativamente la differenziata a Napoli e in tutti i comuni con percentuali inferiori al 25%. Inoltre si è registrata la piena collaborazione delle altre provincie campane per questa fase mentre procede l’attuazione dei protocolli già sottoscritti con le altre regioni».
Visciano e Serre le due discariche. Ma i sindaci non ci stanno. Si rischiano altre barricate delle comunità locali? «Non si è parlato assolutamente di Visciano ma di una discarica nel napoletano che il presidente della Provincia provvederà ad individuare e realizzare a breve perché è chiaro che non si può chiedere solidarietà a tempo indeterminato. Per Macchia Soprana ho incontrato il sindaco di Serre, di cui ho apprezzato il senso di responsabilità. Insieme abbiamo avviato un percorso: partire dalla verifica delle condizioni ambientali e di sicurezza del sito ma anche dal rispetto degli impegni assunti nel 2007 a partire dalle compensazioni ambientali che finalmente sono state sbloccate dal decreto. Gli uffici del Ministero insieme a quelli del comune e con il supporto dell’Ispra, dell’Arpa e del Noe stanno conducendo le verifiche ambientali. Se i risultati saranno positivi allora si definiranno condizioni, tempi e volumi».
Rimane il nodo inceneritori. Per quello di Napoli i lavori dovevano partire un mese fa mentre a Salerno tutto è fermo per lo scontro tra il presidente della Provincia del Pdl Cirielli e il sindaco Pd De Luca. «Il decreto prevede norme per accelerare la realizzazione degli impianti. Penso che in questo momento ognuno di noi, indipendentemente dall’appartenenza politica, debba fare il massimo sforzo per mettere da parte le polemiche e agire per il bene della Campania».
Il grande punto interrogativo del piano sono i 600 milioni di euro di debiti dei comuni e delle società che devono gestire lo smaltimento. Lunedì c’è un incontro con Tremonti e se non si trova un rimedio tra poco non ci saranno soldi per pagare gli stipendi. E tutto si blocca. «È un problema molto serio, per risolverlo è fondamentale il confronto tecnico, che partirà lunedì, per definire cifre, tipologia di debito, tempi di rientro». Il dilemma sono sempre i soldi: a che punto sono gli stanziamenti promessi per la Campania? «Il decreto legge sblocca i 282 milioni per le compensazioni ambientali in Campania e tra gli interventi previsti la grande maggioranza sono proprio quelli di bonifica e di depurazione».
Il governo starebbe per presentare un emendamento al decreto per alleggerire la provincializzazione dei rifiuti ed evitare che si blocchi la solidarietà verso Napoli in caso di emergenza. «La solidarietà delle altre provincie, anche alla luce della riunione di martedì, mi sembra assodata. In ogni caso la provincializzazione è una scelta che è stata fatta non dal governo ma dalla Regione con due leggi, nel 2007 e nel 2008. Non intendiamo andare contro un’autonoma scelta della Regione che comunque potrà, visto che si appresta a varare il piano regionale di gestione dei rifiuti, assumere le decisioni che riterrà opportune».
Verrà a Napoli per rendersi conto di persona della situazione e se è davvero uscita dalla crisi? «Certamente verrò, anche perché il governo è impegnato in prima linea sul problema della differenziata, un tema che mi sta molto a cuore e sul quale mi spenderò in prima persona insieme alla Regione e al Comune».

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