«Lavoriamo con i sindaci per il sito di Napoli nord»

6 gennaio 2011 - Carmen Fusco
Fonte: Il Mattino

 Nola. L'ipotesi di una discarica a Visciano è stata accantonata in poche ore. Il tempo di riflettere sulla posizione geografica del piccolo centro arroccato su di una collina raggiungibile attraverso una sola strada tutta curve e quello di attendere l'ufficiale smentita da parte del presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro: «Qualcuno ha sussurrato che nella riunione di ieri e' stato deciso che il territorio di Visciano potrebbe ospitare la futura discarica di Napoli. Siamo fuori strada. Queste indiscrezioni non tengono neanche conto dell'assoluta inadeguatezza dal punto di vista morfologico di allocare in quella zona un impianto di tal genere. L'unico risultato che registriamo forzando i tempi in questa maniera, è di fomentare disordini sul territorio». Un sospiro di sollievo da parte di una comunità, quella dell'area nolana, che già ha accolto due discariche e che ospita un impianto di trito vagliatura? Macchè. Già, perché se ieri Cesaro ha «salvato» Visciano non ha certo negato la possibilità che la discarica possa essere realizzata in un'altra località dello stesso territorio. «Ho detto e ribadisco - ha sottolineato infatti il capo della giunta di piazza Matteotti - che ogni decisione sarà presa solo dopo un chiaro confronto con le istituzioni locali interessate ai nuovi impianti da avviare. Stiamo lavorando in tal senso e solo quando sarà il momento ufficializzeremo le decisioni adottate». Quanto basta per far prendere carta e penna ai sindaci del Nolano che in un nuovo documento, il secondo in poco più di un mese, hanno nuovamente ribadito l'indisponibilità ad accogliere uno sversatoio. La nota, indirizzata a Cesaro, porta la firma di Andrea Manzi, sindaco di Casamarciano e presidente del tavolo dei 17 Comuni che compongono l'agenzia di sviluppo del territorio: «Le notizie false, ed evidentemente tendenziose oltre che logisticamente impossibili, circa l'individuazione di un sito di medie dimensioni in qualsivoglia altra località, potrebbero generare pericolose tensioni tra la popolazione, la cui prima ed immediata reazione potrebbe essere quella di bloccare l'ingresso dei mezzi che oggi conferiscono allo Stir di Tufino». Terzigno docet ed i primi cittadini mettono le mani avanti. Ma poi approfittano dell'occasione per ribadire una posizione espressa a chiare lettere già nel corso di un incontro con il presidente della Provincia: «la necessaria definizione degli ambiti consortili autonomi, anche tenendo conto dei dati sulla raccolta differenziata praticata, con alte percentuali, da tutti i Comuni della zona».

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