Irpiniambiente, «regalo» di un milione di euro ai comuni

Si tratta del ristoro per chi ospita o con vari tipi di impianti
Erano soldi attesi da quattro anni
5 gennaio 2011 - Amedeo Picariello
Fonte: Il Mattino Avellino

Un milione di euro per i ristori ambientali: soldi per i disagi subiti dalla presenza sul territorio di impianti che trattano rifiuti. Dopo i 25 milioni di euro del Governo per opere pubbliche, ecco un altro milione di euro che arriva direttamente dalla casse di palazzo Caracciolo. Uno stanziamento che sarà girato agli enti locali dalla società provinciale sui rifiuti, Irpiniambiente, entro al massimo due mesi. Ma c'è una grande novità contenuta nel provvedimento voluto dal presidente Cosimo Sibilia: per la prima volta, oltre ai comuni direttamente interessati (Avellino, Savignano Irpino e Teora), saranno «risarciti» anche i paesi limitrofi. È il caso ad esempio di Montefredane, Manocalzati e Atripalda che dal punto di vista dell'impatto ambientale e dell'appesantimento del traffico veicolare dovuto al via vai di compattatori, hanno sofferto per l'insediamento a Pianodardine del Cdr, oggi Stir. Soldi attesi da quattro anni: nel 2006 li aveva annunciati un'ordinanza dell'allora governo Prodi. Poi nel 2009 c'è stata la quantificazione economica, ma solo oggi però sono concretamente disponibili per le casse degli enti locali. Il dispositivo varato dall'Amministrazione Provinciale prevede il pagamento di poco più di cinque euro ogni tonnellata di rifiuti trattati nei tre impianti irpini: lo Stir, la discarica di Pustarza e l'impianto di compostaggio di Teora. Ai comuni confinanti viene riconosciuto una cifra di un euro e cinquanta a tonnellata. Nello specifico e con il riferimento alle attività del 2010, 600mila euro circa andranno a Savignano Irpino, 250mila euro ad Avellino ed infine 25mila euro a Teora, ma solo perché l'impianto è in via di ampliamento ed ha funzionato a scartamento ridotto. Ammonta a 60mila euro, invece, la somma in favore di Atripalda, Manocalzati e Montefredane. Soldi andranno anche ad Ariano Irpino per la vicinanza allo sversatorio della Valle del Cervaro. «Non c'è nessun vincolo nell'utilizzo dei fondi», annuncia l'assessore provinciale all'Ambiente, Domenico Gambacorta. I finanziamenti del governo, invece, sono da destinare ad opere pubbliche. «È importante sottolineare - aggiunge Gambacorta - come questo provvedimento del presidente Sibilia riconosca per la prima volta un indennizzo anche a quelle comunità immediatamente vicine agli impianti che trattano rifiuti». Raggiante il sindaco di Manocalzati, Pasquale Tirone che ringrazia sia Sibilia che Gambacorta. «Finalmente si pone rimedio - afferma - a quelle incongruenze emerse negli ultimi anni. La decisione di allocare il Cdr nella zona industriale di Avellino è stata una scelta assurdo di cui sono responsabili politicamente e moralmente gli amministratori del comune capoluogo. Quell'impianto non ha mai funzionato così come era nei programmi e fino a due anni fa non era altro che una vera e propria discarica a cielo aperto. Le vere conseguenze in termini ambientali le abbiamo patite noi e gli altri comuni dell'area di Pianodardine. Bene ha fatto ora la Provincia a riconoscerci questo ristoro, così come tra l'altro aveva chiesto da tempo. Fino ad oggi - ha concluso il primo cittadino - Avellino ha preso i soldi, scaricando su di noi l'impatto ambientale. Al presidente Sibilia e all'assessore Gambacorta va il mio accorato appello affinché non abbassino la guardia sulle attività dello Stir, così come hanno fatto nell'ultimo anno e mezzo».

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