Ma nell’Asa continua la linea dura resta il blocco del lavoro straordinario

A vuoto il tentiva di mediazione posto in essere da Edo
Volino la raccolta procede a singhiozzo
5 gennaio 2011 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino

Nulla di fatto. È caduto nel vuoto l'appello rivolto dal presidente dell'Asa Edoardo Volino ai sindacati per revocare lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari che impediscono una raccolta a pieno ritmo, in grado di rimuovere i numerosi cumuli di rifiuti che ancora sono presenti in alcune zone della città capoluogo ed in diversi comuni del bacino dell'ex Cosmari Av1. L'auspicio - che il numero uno di viale Italia aveva anticipato attraverso il Mattino - di potersi lasciare alle spalle la fase di emergenza che si è protratta per tutte le festività natalizie, è rimbalzato contro il muro di gomma eretto dalle organizzazioni di categoria. «Ho invitato - spiega Volino - a superare i momenti di criticità che riguardano soprattutto alcuni comuni: un tentativo che andava fatto, ma rispetto al quale non ho trovato il favore dei sindacati. Il confronto è stato, in ogni caso, utile per scambiare opinioni e valutazioni sulla situazione attuale del comparto». Nelle circa due ore di discussione, le organizzazioni di categoria hanno ribadito le ragioni alla base della protesta che - ormai da settimane - i lavoratori dell'Asa stanno portando avanti. «Una situazione - hanno spiegato i rappresentanti sindacali - della quale la società di viale Italia non è in alcun modo responsabile: la conferma dello stato di agitazione e del blocco degli straordinari deriva dalla vertenza ancora in essere con il nuovo soggetto unico di gestione». Il mancato accoglimento dell'invito di Volino era preventivabile. Lo stesso presidente sperava diversamente. Del resto, i lavoratori di viale Italia continuano a mantenere il presidio nei pressi di palazzo Caracciolo che, durante le ore extra-lavorative, è sempre affollato. Ma, soprattutto in considerazione di una situazione igienico ambientale che fatica a migliorare e delle sollecitazioni provenienti da alcuni amministratori, il numero uno di viale Italia ha provato un richiamo alla sensibilità più che alla responsabilità. I sindacati ed i lavoratori attendono risposte concrete prima di soprassedere la protesta avviata e riprendere la raccolta a pieno ritmo. Il pesante deficit di organico lamentato dall'Asa, infatti, rende necessario il ricorso giornaliero a oltre duecento ore di straordinario per l'effettuazione dei servizi previsti. Senza non si riesce neanche a garantire le prestazioni ordinarie, figurarsi rimuovere le centinaia di tonnellate di rifiuti accumulate lungo strade e marciapiedi. Il superamento dell'emergenza passa, dunque, solo attraverso la sottoscrizione dell'intesa tra IrpiniAmbiente e le parti sociali e l'avvio del percorso di gestione sul livello provinciale. In questo senso, i sindacati - che hanno confermato di essere pronti ad assicurare il loro contributo, riservandosi di adire le vie legali per il superamento del nodo contrattuale - attendono notizie dai vertici del soggetto unico che hanno confermato la gestione ai Cosmari ed alle rispettive articolazioni per un massimo di quattro mesi. E gennaio riserva ai dipendenti dell'Asa la sgradita sorpresa del ritardo nel pagamento delle spettanze. Ma, in questo caso - chiosa Volino - «siamo di fronte ad uno slittamento fisiologico dovuto al recente periodo festivo».

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