Rifiuti, pronti 64 milioni per la provincia

Oggi nuovo vertice a Palazzo Chigi
Zinzi punta su bonifica e impianti
4 gennaio 2011 - Lorenzo Calò
Fonte: Il Mattino Caserta

Il secondo atto è in programma oggi alle 18 a Palazzo Chigi. Dovrà essere questa la seduta conclusiva, dopo quella - presieduta dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta lo scorso 29 dicembre - per mettere a punto il piano straordinario teso ad archiviare la nuova fase di emergenza ambientale che ha investito Napoli e, di riflesso, la Campania. Sul piatto, per la Provincia di Caserta, ci sono 64 milioni di euro di ristori ambientali, cifra sulla quale il numero uno di corso Trieste Domenico Zinzi, non è disposto ad arretrare di un solo euro. Ieri Zinzi ha incontrato alcuni sindaci della provincia di Caserta interessati ai progetti di recupero e riassetto ambientale e territoriale: fra le città inserite nell’elenco dei centri cui spetta un’ampia fetta di risorse, anche Caserta. Ma nel dossier che Zinzi porterà con sé al ministero dell’Ambiente, prima di raggiungere Palazzo Chigi, ci sono anche altre importanti realtà territoriali di Terra di Lavoro. Del resto, un impegno preciso, da parte del governo, per accelerare la bonifica dell’area di Ferrandelle - la discarica di Santa Maria la Fossa dove restano stoccate oltre 530 mila tonnellate di rifiuti sversati nell’invaso durante la fase più critica dell’emergenza ambientale in Campania, fra il 2008 e il 2009 - era già stato strappato da Zinzi durante il summit del 29 dicembre. «È andata bene - aveva detto il leader di corso Trieste - la situazione è molto delicata e in questa fase, se la Provincia di Caserta mostra responsabilità istituzionale, anche le altre istituzioni devono mostrare nei confronti del territorio casertano altrettanta responsabilità e lealtà». Dunque, uno dei primi effetti dell’intesa raggiunta a fine mese e che oggi sarà ratificata - presenti, tra gli altri, anche il governatore Caldoro e i delegati dei ministeri dell’Ambiente e dell’Economia - riguarda la rassicurazione in base alla quale la Provincia di Caserta ha finalmente ottenuto la rimozione dei rifiuti che ingombravano il settore 8 della discarica Maruzzella di San Tammaro, impedendo l’avvio dei lavori di completamento della stessa discarica. Entro due settimane sarà liberato pure il settore 7, consentendo anche qui l’avvio dei lavori. Di conseguenza, la Provincia di Caserta definirà la ripresa delle operazioni di svuotamento del sito di stoccaggio di Ferrandelle. «In tal modo - precisava una nota di corso Trieste - si inizia a far fronte a una situazione che negli anni ha causato un grave danno ambientale a un’importante area della provincia di Caserta». Anche nei prossimi giorni, intanto, proseguiranno i flussi di immondizia dalla provincia di Napoli presso lo Stir di Santa Maria Capua Vetere. Dal 27 dicembre a ieri, quotidianamente decine di camion provenienti dal Napoletano hanno depositato nell’area dello Stir non meno di 500 tonnellate. Ed è presumibile che tale impegno («sacrificio») alla provincia di Caserta sia richiesto almeno per il prossimo mese. «Stiamo lavorando con i dirigenti dell’Asia a proposte concrete per la soluzione dell’emergenza rifiuti in città - ha detto ieri il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino - porteremo le nostre proposte al presidente Letta e sono certa che sarà un utile confronto come lo è stato quello precedente perché diretto da una persona come Letta». La scorsa notte, ha reso noto l’Ufficio flussi della Campania, hanno scaricato alla discarica di Chiaiano 81 mezzi: conferite complessivamente 840 tonnellate, 500 sono andate a Santa Maria Capua Vetere, 300 all’impianto di Caivano e 100 a Tufino. In totale, dunque, 1740 tonnellate che «rappresentano un quantitativo superiore alla giacenza accumulata durante la giornata del 2 gennaio». Ma Zinzi chiederà anche garanzie sul completamento dell’impiantistica nell’area di San Tammaro e Santa Maria la Fossa, con una forte accelerazione sulla conclusione dei lavori per l’impianto di compostaggio (sarebbe il primo della provincia di Caserta) che dovrebbe essere attivato entro maggio. E San Tammaro e Santa Maria la Fossa proprio dal tavolo di oggi a Palazzo Chigi potrebbero vedersi approvati (e finanziati) importanti progetti di recupero e bonifica ambientale.

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