Plastica pulita green economy a Gricignano
Gricignano. Il premio nazionale «Ambientalista dell’anno 2010» è stato assegnato all’imprenditore Antonio Diana, titolare dell’azienda Erreplast di Gricignano d’Aversa, che si occupa del recupero e del riciclo della plastica. Il riconoscimento è giunto da Legambiente e dalla rivista «La Nuova Ecologia». L’associazione ambientalista ha indetto un concorso annuale tra i lettori del giornale, i quali votano un gruppo di candidati selezionati da una giuria di esperti presieduta dal portavoce di Legambiente Alberto Fiorillo e composta da Giuseppe Onufrio di Greenpeace, dai giornalisti Tessa Gelisio e Toni Mira, dal conduttore di Caterpillar Filippo Solibello e dal presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza. Diana, che ha ottenuto oltre un terzo dei voti dei lettori de «La Nuova Ecologia», ha ritirato il premio ad Avellino, nell’ambito della presentazione della manifestazione: «Comuni ricicloni della Campania». Sul podio, con Diana, al secondo posto si è piazzato Giorgio Crepaldi, portavoce di un comitato cittadino che si batte contro a costruzione di una centrale al carbone in Lombardia e, al terzo posto, le sei protagoniste del film «Donne contro l’Ilva», diretto dalla regista Valentina D’Amico, che racconta la storia reale di sei attiviste impegnate contro il colosso dell’acciaieria di Taranto. A seguire, si sono classificati il sindaco di Capo Rizzuto Carla Girasole, impegnata contro l’abusivismo edilizio cittadino, il magistrato Mario Spagnuolo, per la forte azione di contrasto della ’ndrangheta, e l’immigrato Yassouf Amini, giovane rifugiato politico che, con la sua personale storia di vita, ha dimostrato come l’ambientalismo possa diventare una forma d’integrazione per i cittadini. Secondo Legambiente la Erreplast di Gricignano «rappresenta la più grande piattaforma integrata di recupero e di riciclo di plastica, con una capacità di trattamento di 80mila tonnellate di immondizia, proprio nella regione dell’eterna emergenza rifiuti». Dello stesso parere il direttore della rivista «La Nuova Ecologia» Marco Fratoddi. «È significativo - ha dichiarato l’ambientalista - che nel mezzo delle tante polemiche sull’ennesima crisi campana, il voto popolare abbia premiato un imprenditore della green economy. Antonio Diana ha contrapposto l’innovazione alla perenne emergenza e ha realizzato il suo progetto senza compromessi, coniugando trasparenza e qualità ambientale, in un territorio difficile come quello della regione Campania». La Erreplast, fondata nel 1999 dai fratelli Diana, per riprendere la strada avviata dal padre Mario, si pone, oggi, tra i principali produttori di scaglie in Pet da riciclo. L’elevata qualità del prodotto ne consente l’utilizzazione in applicazioni quali la produzione di foglia poliestere da cui ottenere vaschette, couvette, contenitori tristato e componenti per l’edilizia. Competenza tecnica, alta professionalità e una moderna tecnologia consentono all’azienda di configurarsi, nell’ambito europeo, come una delle più importanti strutture di riferimento a elevata capacità produttiva di materiali polimerici. L’Erreplast è ubicata nella zona industriale di Aversa nord su un’area attrezzata di 15mila metri quadrati, di cui 4mila interamente coperti con un impianto di rilavorazione per il recupero delle materie plastiche, dotato di una potenzialità di 2.500 kg/h ed in grado di trattare oltre 20mila tonnellate annue di contenitori in Pet post-consumo.