Il ministero dà il via libera alla Luminosa
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha concluso positivamente l’iter autorizzativo per l’impianto della Luminosa, che sorgerà a Ponte Valentino. In base alla legislazione vigente, sarà necessario un ulteriore periodo prima che il decreto diventi esecutivo. Ovviamente Luminosa, la società che gestisce il progetto di centrale a gas a ciclo combinato a Benevento, accoglie con favore l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto da parte del Ministero dello Sviluppo Economico in base al decreto n 55/04/2010 del 21 dicembre 2010, ai sensi della legge 9 aprile 2002 n.55. «Siamo soddisfatti di avere ottenuto l’autorizzazione alla realizzazione di Luminosa. Siamo ora impegnati per una finalizzazione definitiva della procedura e per il successo finale del progetto», ha dichiarato Marco Ortu, amministratore delegato di Luminosa. In base alla legislazione vigente è necessario infatti un ulteriore periodo per rendere il decreto per la costruzione della centrale inappellabile ed esecutivo. Luminosa auspica che il procedimento possa arrivare a conclusione in tempi ragionevoli, ritenendo che la centrale a gas rappresenti una opzione di natura industriale che può contribuire a fornire energia alla rete nazionale, equilibrare il deficit di energia nella Regione Campania, valorizzare le potenzialità del territorio beneventano e ridurre al minimo l’impatto ambientale e paesaggistico. Suona, pertanto, quasi come una beffa la notizia diramata dalla Provincia di Benevento che, ieri l’altra, rendeva noto di aver inoltrato ricorso al TAR Campania contro il provvedimento della Regione Campania che concedeva il via libera alla Centrale a turbogas Luminosa nell’area industriale di Ponte Valentino del capoluogo sannita. L’assessore provinciale all’ambiente Gianluca Aceto, sottolineava come il ricorso della Rocca dei Rettori si affiancasse a quello del Comune di Benevento per la totale identità di vedute dei due enti su questo argomento. La Provincia ha dato mandato di agire in giudizio all’avvocato dell’ente Enzo Catalano cui si affianca, per il supporto tecnico, l’ing. Fiorentino Gaetano, «cioè allo stesso team, sottolineava Aceto, che ha portato al successo la battaglia contro l’insediamento Vocem in San Salvatore Telesino».