Nuova lite sul piano di Natale, città in ginocchio
Tutti gli sversamenti minuto per minuto: dopo l'ennesima giornata di roventi polemiche tra Comune e Regione, l'amministrazione napoletana decide di pubblicare sul sito, e aggiornare in tempo reale, le indicazioni arrivate dall'ufficio flussi. Sapremo così dove e quando la Regione permette al Comune di scaricare. Perché è proprio intorno a questo che da settimane si battaglia: via Santa Lucia accusa palazzo San Giacomo di non provvedere adeguatamente alla raccolta, il municipio risponde sostenendo di non avere sufficienti possibilità di sversamento. Ma, polemica dopo polemica, Natale si avvicina e ancora non è chiaro se e come sarà possibile evitare il disastro. Quello per le feste è il piano che non c'è. L'unico provvedimento straordinario è il tentativo di ripulire il centro messo in campo dal Comune di Napoli che ieri notte ha mobilitato venti compattatori. Una goccia nel mare. Tra il 23 dicembre e il 6 gennaio è infatti previsto un incremento della produzione di rifiuti in città (e lo stesso vale per la provincia che versa, se possibile, in una situazione anche peggiore) che è già passata dalle 1200 tonnellate al giorno alle 1400 toccate ieri. Nei prossimi giorni ce ne saranno anche di più. La discarica di Chiaiano continuerà a funzionare ogni notte, spiega Giovanni Perillo, il direttore tecnico della società provinciale (SapNa). Gli impianti di tritovagliatura, però, resteranno chiusi il giorno di Natale. Che è un sabato. La domenica lo stop è d'ordinanza. E il disastro è alle porte. Nella tabella pubblicata sul sito del Comune è previsto, infatti, per il 25 e il 26 il conferimento, deciso dall'ufficio flussi della Regione, di sole 850 tonnellate a Chiaiano. Né dalla Provincia (responsabile degli impianti del napoletano) né dalla Regione (che decide gli sversamenti extraprovinciali) sono arrivate ulteriori indicazioni Dovrebbero restare a terra perciò altre 550 tonnellate per due giorni, mille in tutto, che si potrebbero aggiungere alle 1900 già in strada facendoci sfiorare quota tremila. La speranza è che nelle prossime ore arrivino delle correzioni. «Se non ci saranno modifiche non si riuscirà a smaltire l' arretrato – dice l'assessore comunale Paolo Giacomelli - ma solo a migliorare la situazione». Perciò già in mattinata il Comune aveva sollecitato l'ufficio flussi della Regione a definire il funzionamento degli impianti Stir per i giorni di Natale e del 26 dicembre. Secca la risposta dell'assessore Giovanni Romano che sostiene: «La crisi dei rifiuti dimostra il fallimento del Comune di Napoli: l'assessore Giacomelli faccia il suo mestiere correttamente. Non è nelle condizioni né di fare osservazioni né critiche. Lavori, parli di meno e risolva i problemi che gli competono per non creare danni a tutta la regione». La controreplica indiretta in serata quando compare sul sito dell'amministrazione la finestra con i dati sulle autorizzazioni a sversare.