Rifiuti speciali «tritati» accanto all’isola ecologica
Neri Castello di Cisterna. Una discarica enorme, grande quanto un campo di calcio, diecimila metri quadri per ospitare in tutta fretta un autentico impianto di tritovagliatura dei rifiuti speciali, gli «inerti» dell'edilizia, da trattare e rivendere. Una struttura completamente fuorilegge, realizzata accanto all'isola ecologica del Comune. E poi camion, macchine costose per il trattamento dei rifiuti. Due milioni e mezzo di euro di beni, terreno a parte, che era in affitto. Tutta roba abusiva: un'attività ufficialmente inesistente ma ufficiosamente più che operativa e lucrosa.
Tutto sequestrato dai carabinieri. Ieri pomeriggio l'operazione dei militari della compagnia di Castello di Cisterna, diretti dal capitano Michele D'Agosto. Con quest'operazione viene denunciata la Tauruss Costruzioni, impresa che in organico, stando all'informativa dei militari, ha un personaggio di Pomigliano D'Arco recentemente coinvolto in inchieste sulla penetrazione dei clan Foria e Fabbrocino nei business delle costruzioni e dei rifiuti. La Tauruss già il 28 ottobre scorso si ritrova sotto inchiesta perché un suo operaio, Raffaele Patriciello, 32 anni, di Acerra, muore nel cantiere, la testa maciullata da un attrezzo. In quell'occasione i dirigenti dell'azienda, gli stessi che figurano nei rapporti antimafia, mentono, secondo gli inquirenti, alle autorità sanitarie dell'ospedale dove viene ricoverato Patriciello. Gli imprenditori dicono ai medici che l'operaio è stato vittima di un incidente stradale. Ma i camici bianchi ritengono la dinamica descritta incompatibile con le lesioni riscontrate. Quindi scatta la seconda indagine, quando i responsabili della Taurus, a novembre, cioè ad appena qualche giorno dalla tragedia sul lavoro, decidono di fare armi e bagagli e di trasferirsi da Sant'Anastasia, dove si trovava il cantiere, alla vicina Castello di Cisterna, qualche chilometro più a valle. Qui affittano un grande terreno, nella zona Asi di Castello di Cisterna, in mezzo agli svincoli della superstrada, l'asse mediano, a poca distanza dalle fabbriche di Pomigliano, proprio accanto all'isola ecologica del Comune, una struttura per lo smaltimento dei rifiuti. La Taurus potenzia l'attività. Non usa l'area affittata solo per ospitare camion e attrezzature. Fa molto di più: importa i rifiuti dell'edilizia, i materiali di risulta, che sminuzza e polverizza utilizzando macchinari appositi. L'acqua utilizzata per il trattamento dei rifiuti finisce direttamente nella falda acquifera ma il danaro scorre a fiumi, l'attività va a mille. Ieri però l'affare sfuma perchè i carabinieri sequestrano tutto.