Strade pattumiera slalom tra i cumuli nelle vie del centro

Oltre duemila tonnellate da raccogliere
E in provincia è peggio: oltre quindicimila
23 dicembre 2010 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

Napoli In piazzetta Rosario di Palazzo, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, la bancarella del fruttivendolo espone arance, broccoli e mandarini a pochi passi da un enorme cumulo di rifiuti sul quale svettano sedie fuori uso e porte di un armadio divelto tra decine e decine di cassette di plastica sfondate. Poco più in là, in piazza Sant'Anna, davanti ai locali del mercatino coperto mai entrato in funzione, un ambulante vende merluzzi e spigole tra scatole di polistirolo, montagne di cartoni, foglie di foglie e avanzi del pesce sventrato. I mercati, dai Vergini a Porta Nolana, da Poggioreale a Porta Capuana, a Napoli sono ormai tutti un enorme sversatoio. E il peggio deve ancora venire: giorno dopo giorno aumenta la quantità di rifiuti prodotta. Ieri si è sfondato il tetto delle 1400 tonnellate. E i cittadini approfittano dei cumuli di sacchetti sventrati nei pressi dei cassonetti per incrementare il disastro disfacendosi di tutto quello che hanno in casa: materassi, mobili fuori uso, lavandini, gabinetti, frigoriferi ed elettrodomestici di tutti i tipi. La crisi sembra incrementare l'inciviltà. Napoli Ma non è certo solo l'indisciplina dei napoletani a creare problemi: oggi in strada ci saranno 1900 tonnellate di immondizia. Nessun quartiere si salva. Tra Pianura e Soccavo si accumulano 90 tonnellate; 80 tra Bagnoli Fuorigrotta e Posillipo; 50 tra Chiaiano, Piscinola e Marianella; 40 tra Miano, Pan Pietro a Patierno e Secondigliano; 100 tra Vomero Arenella e Scampia; 180 tra Barra, Ponticelli e San Giovanni. Ma il pezzo lo troviamo proprio nel centro della città. 250 tonnellate ricoprono Chiaia e San Ferdinando e così in via Toledo i superstiti compratori si aggirano tra scatole buttate in strada alla meno peggio (toccherebbe ai commercianti depositarle piegate), cestini traboccanti e cassonetti sommersi dai sacchetti. I passeggini inciampano tra le buste di plastica e le sventrano, i cani peggiorano la situazione razzolando tra i rifiuti mentre le moto sfrecciano sui marciapiede travolgendo i detriti e i turisti stanno a guardare allibiti. In via San Giacomo anche quando l'emergenza è lontana le botteghe di frutta e verdura della zona sono solite sversare a tutte le ore del giorno e della notte riducendo i contenitori in condizioni pietose. Ora le montagne di bucce e foglie marce sono diventate imponenti. E cresceranno anche di più quando si imbandiranno le tavole di Natale. I vigili urbani elevano decine di multe ogni giorno, ma commercianti e cittadini non si danno per vinti e sperano di evitare il pagamento grazie alla strategia del ricorso. Il motto di troppi è ancora «me ne frego». A San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale ci sono 190 tonnellate di spazzatura, ma il top lo si raggiunge nel cuore della città a Stellla San Carlo all'Arena (350) e Montecalvario, San Giuseppe Porto e Mercato Pendino dove ci sono 500 tonnellate in strada: ieri per protesta gli abitanti di Sant'Anna dei Lombardi hanno buttato i sacchetti in strada coprendo l'asfalto di melma: sono intervenuti i caschi bianchi per tentare di rimediare al disastro. Oggi dovrebbe andare appena un po' meglio. A Chiaiano i camion stanno sversando in maniera più agevole grazie alla realizzazione di una piazzola intermedia: le ruspe non tirano più sulla vetta di spazzatura tutto il compattatore, ma solo il suo carico. E questo dovrebbe permettere di sversare tutte le mille tonnellate previste dall'ufficio flussi, il che dovrebbe evitare di accumulare altri sacchetti. Le 1900 tonnellate in strada di oggi fanno registrare un'inversione di tendenza: sono un po' meno di ieri (tra le 2000 e le 1950 tonnellate). Ma la quantità di rifiuti (tra pranzi, cenoni, e regali imballati in cartoni, sacchetti e carte luccicanti) è destinata a crescere continuamente tra il 23 dicembre e il 6 gennaio. E così pulire la città resta un miraggio.

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