Rifiuti, a un passo dall’intesa L’ultimo ostacolo è il contratto
A un passo dalla svolta. Inversione di marcia nella vertenza rifiuti per l’acquisizione del personale del comparto da parte del soggetto unico di gestione. Come anticipato dal «Mattino», è prevalso il senso di responsabilità e - attraverso la mediazione delle diplomazie di entrambe le parti - è ripresa la discussione tra i vertici di «IrpiniAmbiente» e i rappresentanti sindacali. L’intesa ancora non c’è, ma l’incontro informale non solo ha riaperto la discussione, ma ha anche consentito di fare un importante passo in avanti. I vertici della società provinciale hanno mostrato una serie di aperture - alcune delle quali già mostrate - che potrebbero contribuire alla definizione di un accordo con le parti sociali ed i lavoratori. Il disgelo - avviato dall’opera di mediazione sotterranea - ha portato a un incontro ufficioso - tenutosi presso una sala del Viva hotel - tra i segretari di Cisl, Uil e Ugl, Mario Melchionna, Franco De Feo e Costantino Vassiliadis - il segretario della Cgil Vincenzo Petruzziello è rimasto con i lavoratori in attesa di una convocazione ufficiale - il capo di gabinetto del Presidente Cosimo Sibilia, Flavio Petroccione, il professionista che ha redatto il piano industriale di «IrpiniAmbiente» Felicio De Luca e il commissario liquidatore dell’Asa, Edoardo Volino. Il passo in avanti sostanziale riguarda lo spazzamento: accogliendo la richiesta delle organizzazioni di categoria - sostenuta da alcuni sindaci - i vertici di «IrpiniAmbiente» hanno confermato la disponibilità a gestire il servizio laddove richiesto dagli enti locali. I rappresentanti della società si sono dichiarati disponibili ad aprire un ragionamento in tal senso con gli amministratori. L’obiettivo delle parti sociali è quello di confermare - per evitare esuberi di personale che dovrebbe essere assorbito dagli enti - la gestione in quei centri dove lo spazzamento è effettuato dall’Asa. Più ristrette, invece, le aperture rispetto al capitolo contrattuale. I rappresentanti di «IrpiniAmbiente» hanno confermato la necessità di applicare il contratto Fise - Federambiente graverebbe eccessivamente sulle casse societarie - pur mostrandosi disponibili a concedere un’integrazione che annulli le distanze. Non meno rilevante, l’annuncio del mantenimento degli effetti della contrattazione integrativa e la disponibilità al pagamento del Tfr laddove richiesto. La nuova posizione del soggetto unico riduce notevolmente le distanze rispetto a sindacati e lavoratori e mostra la volontà di trovare un’intesa. Le organizzazioni di categoria si sono riservate: si vedranno questa mattina per definire unitariamente il percorso da seguire. L’unico ostacolo al raggiungimento di un accordo - e lo hanno confermato i lavoratori nel corso della mini assemblea tenutasi al gazebo di piazza Libertà - riguarda l’applicazione contrattuale. Gli addetti chiedono di mantenere il contratto Federambiente. «IrpiniAmbiente» deve, però, cercare di far quadrare i conti, compito non facile per i mancati pagamenti dei Comuni, le diseconomie provocate dallo Stir, il surplus di personale - eccezion fatta per l’Asa, che è sottorganico - con i quali fare i conti. Non è da escludere la possibilità che le parti sociali possano revocare il blocco degli straordinari che impedisce una raccolta eccezionale per ripulire Avellino e gli altri Comuni dall’enorme quantitativo di immondizia accumulato. Natale è alle porte: rimuovere i cumuli di rifiuti è un miracolo ancora possibile.