Fierro e "IrpiniAmbiente", scontro su Pustarza

L'accusa: chi gestisce la discarica non ha il certificato antimafia. La replica: documenti in regola
21 dicembre 2010 - Martino Lauri
Fonte: Il Mattino Avellino

È scontro tra «IrpiniAmbiente» e Lucio Fierro, leader dell’ala bersaniana del Pd, sulla gestione della discarica di Pustarza. Fierro lancia accuse all’indirizzo della società provinciale e del presidente di Palazzo Caracciolo, Cosimo Sibilia, già finiti nel suo mirino nei mesi scorsi, quando chiese se l’ente di piazza Libertà fosse intenzionato di prendere la guida dello sversatoio della Valle del Cervaro. Ora - ribadendo le perplessità circa un rischio di privatizzazione che dice di temere - torna all’attacco, con riferimento al soggetto gestore dello sversatoio di Pustarza e alle notizie di stampa di questi giorni: «I lanci di agenzia ci dicono oggi che sulla società, la Ibi Idroimpianti, a cui la Provincia ha affidato a trattativa privata i lavori di completamento delle vasche e la gestione dell’impianto, che è la stessa che gestisce la discarica di Chiaiano, si è scatenata una bufera: un atto d’interdizione emesso dalla Prefettura le impone di lasciare il sito. - dichiara Fierro - Motivo: chi lavora con il pubblico deve avere come precondizione per partecipare agli appalti il nulla osta antimafia». Di qui, di nuovo il quesito al presidente della Provincia sul futuro della gestione del sito: «Alla luce di quanto registrato a Chiaiano, il senatore Sibilia non pensa che ora non sia più possibile sottrarsi a risposte nette ed inequivocabili? Innanzitutto l’unica che può in qualche modo rassicurarci: che ”IrpiniaAmbiente” assuma in prima persona la gestione dell’impianto». La risposta arriva immediata dalla società provinciale, spiegando la posizione rispetto alla questione dello sversatoio. La direzione di «IrpiniAmbiente Spa» comunica che «come d’uso, periodicamente, acquisisce informazioni sui soggetti gestori di appalti di servizi ed opere ai sensi del decreto legislativo 490/94. In particolare, ha già provveduto a richiedere alla Prefettura di Napoli, in data 17 dicembre 2010, informazioni riguardanti la Ibi Spa, ai sensi della richiamata normativa». Proprio ieri la Prefettura di Napoli ha inviato una comunicazione sull’argomento a Palazzo di Governo di Avellino. Ancora: IrpiniAmbiente precisa che «il contratto di affidamento in concessione alla Ibi Spa è stato stipulato il 10 agosto scorso in virtù di documentazione originale che certificava alla data il nulla osta ai fini della normativa antimafia». Nella stessa nota la società sottolinea, inoltre, che la Ibi «era già affidataria (giusta ordinanza commissariale numero 128 del 21 marzo 2008 del prefetto Gianni De Gennaro) dei lavori di costruzione della discarica di Savignano Irpino, nonché gestore operativo, con contratto stipulato in data 21 aprile 2009 con il Comune di Savignano». Insomma, «IrpiniAmbiente» fa sapere che è subentrata a un contratto già esistente e sottoscritto dall’allora commissariato, guidato dall’ex capo della polizia che fu incaricato di risolvere l’emergenza immondizia dal governo di Romano Prodi.

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