«Asìa presidio di legalità ora basta con le calunnie»

21 dicembre 2010 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

«L’assessore Romano ci calunnia: non è vero che il lavoro negli stir è rallentato dalla protesta dei lavoratori: Asìa ha pagato regolarmente le tredicesime»: l’amministratore delegato Daniele Fortini difende l’azienda.
Lo sciopero di Enerambiente ha creato problemi? «La protesta è durata due notti e noi abbiamo denunciato alla magistratura gli autori di quelle ingiustificate rivolte di cui è responsabile unica un’azienda, fatta oggetto di pesantissime attenzioni da parte dell’antimafia, che non ha pagato gli stipendi ai propri lavoratori. Ribadisco: Asìa è un presidio di legalità che dà fastidio a chi vuole operare in modo disonesto».
La Regione non si è schierata dalla vostra parte? «In questo caso non avrebbe usato strumentalmente lo sciopero selvaggio come arma per denunciare nostre presunte manchevolezze, altrimenti si compie un’operazione ipocrita: si versano lacrime di coccodrillo perché Asìa combatte il malaffare, ma poi la si critica per le conseguenze che tale atteggiamento comporta».
Dite di non aver avuto la possibilità di sversare, perché? «Domenica mattina la Regione ci ha ordinato di portare 430 tonnellate a San Tammaro, ma la sera è arrivato il contrordine. E a noi non risultano problemi tecnici».
Si può sversare a Chiaiano? «Lo facciamo ogni notte, ma anche lì la situazione è difficile. La discarica è in esaurimento e per raggiungere la vetta i compattatori devono essere legati alle ruspe con i cavi di acciaio e poi trascinati su una montagna di fango e rifiuti. Per agevolare le operazioni bisognerebbe creare piazzole intermedie, ma non è stato fatto. Lavoriamo in condizioni massacranti e siamo stanchi di accuse ingiuste e infamanti. D’ora in poi ci tuteleremo».

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